Embriologia
ovulazione
determina la rottura del follicolo e il espulso dell'ovocità poco prima che avvenga l'ovulazione, sulla superficie dell'ovaio appare un rigonfilamento localizzato, al cui apice è presente un'area avascolare, lo stigma. l'alta concentrazione di LH causa: aumento delle attività delle collagenasi, che stimolano la digestione delle fibre collagene che circondano il follicolo. aumento delle prostaglandine, che favoriscono l'ovulazione causando la contrazione delle fibre muscolari localizzate nello stroma ovarico. l'ovocita insieme alla zona pellucida e alla corona viene espulso alla cavità preitoneale dove viene circondato dalle fimbrie tubiche che lo raccolgono e lo trasportano nella tuba uterina, per poi essere portate nella parte ampollare della stessa, dove potrà essere fecondato. gli spermatozoi hanno 12-24 ore per fecondare l'ovocità. il follicolo di graff che rimane va incontro a collasso, e sotto lo stimolo degli ormoni dell'ipofisi anteriore, si trasforma nel corpo luteo.
terza settimana
durante la terza settimana, avvengono una serie di eventi che verranno trattati singolarmente, ma che sono da intendere come quasi contemporanei tra di loro. gastrulazione si tratta di un processo che porta alla formazione del disco embrionale trilaminare. la gastrulazione comincia quando si inizia a formare, sulla superficie dell'epiblasto, una linea si chiama stria primitiva, la cui estremità cefalica presenta un nodo si chiama nodo primitivo con al centro una fossetta. non appena compare la linea primitica, diviene possibile identificare l'asse cranio caduale dell'embrione, le sue superfici dorsale e ventrale e i suoi lati destro e sinistro. alcune cellule dall'epiblasto attraversano la fossetta primitiva e si portano cranialmente, a contatto con l'ipoblasto, andandosi ad unire alla placca percordale. - una parte va a spostare le cellule dell'ipoblasto sosituendosi ad esse e forma l'endoderma. - una parte si pone tra epiblasto e ipoblasto, queste cellule secernono abbondante matrice extracellulare allontanando progressivamente gli altri due foglietti e formando il mesoderma. le cellule che rimangono nell'epiblasto costituiscono l'ectoderma. ectoderma, mesoderma, ed endoderma sono assieme il disco gerimanle trilaminare. lagastrulazione è un processo che avviene in senso cranio caduale. le porzioni dell'embrione che hanno già subito la gastrulazione possono andare incontro agli eventi successivi anche se il processo sta continuando più cadualmente. notogenesi si tratta del processo che porta alla formazione della notocorda, una struttura tubulare importante per l'accrescimento e l'organizzazione dell'embrione. avviene subito dopo la gastrulazione in diverse vasi: 1. un contingente di cellule della mesoderma si invagina nella fossetta primitiva, formando un tubo mesodermico cavo che si spinge avanti fino alla placca precordale. questo cordone si chiama processo notocordale. 2. a questo punto, la fossetta primitiva si prolunga all'interno del processom trasformandolo nel canale cordale. 3. alcune cellule mesodermiche migrano dalla linea primitica spostandosi cranialmente ,formando l'area cardiogenica primitiva, che si inizia a formare da qui a partire dalla fine della terza settimana. 4. il pavimento del processo notocordale si fonde gradualmente don l'endoderma sottostante, e si apre. in questo modo il canale cordale diventa il canale neuroterico. le cellule del canale quindi si trasformano in una striscia mediana appiattita che prende il nome di placca notocordale. 5. verso il 19 giorno, la placca si introflette richiudendosi su se stessa formando un cordone pieno, la notocorda. questa si svillupa longitudinalmente, formando l'asse longitudinale fino alla membrana cloacale nell'adulto, i residui della notocorda sono presenti a livello del nucleo polposo dei dischi intervertebrali. grazie alla notocorda, si ha la formazione dei tre assi coporei : antro posteriore, dorso ventrale, destra e sinistra. comparsa dell'allantoide l'allantoide è un piccolo diverticolo di cellule endodermiche a forma di salsiccia. questo si mette entro il peduncolo di connessione a partire dal sacco vitellino secondario. negli embrioni umani, l'allantoide rimane molto piccolo e la sua porzione prossimale persiste per la maggior parte del periodo di svilluppo come un peduncolo denominato uraco, che dalla futura vescicola urinaria si porta alla regione ombellicale. negli adulti l'uraco è rappresentato dal legamento ombelicale mediano e i suoi vasi sanguigni diventanjo le arterie ombelicali. evoluzione dei villi coriali all'inizio della terza settimana, i villi del trofoblasto diventano più complessi, il mesoderma extraembrionale si accresce all'interno dei villi dando luogo ai villi secondari, formati appunto da mesoderma extraembrionale e cellule del citotrofoblasto. alcune cellule mesodermiche differenziano in cellule endoteliali dando luogo all'interno del villo alla formazione di capillari sanguigni: si parla di villi terziari. alla fine della terza settimana i capillari dei villi si fondono formando una rete arterocapillare che si connette con il cuore embrionale primitivo attraverso vasi che differenziano dal mesenchima del corion e si collegano tramite il peduncolo di connessione.
quarta settimana
effetti dei ripiegamenti alla fine della terza settimana l'embrio è piatto e formato dai tre foglietti germinativi. la sua lunghezza è di circa 4mm. la crescita dell'ectoderma risulta pi+ rapida rispetto al resto dell'embrione e avviene maggiormente in direzione cranio caudale piuttosto che medio laterale. quest'espansione produce una piega cefalica e una piega caudale dando all'embrione una forma a C. gli abbozzi ventrali si portano sotto l'endoderma avvolgendolo e ruotano su loro stessi di 180 gradi. le pieghe si sviluppano anche in senso traversale, con l'effetto di deporre uno strato di amnios attrono all'interno embrione e di ripiegare appunto i foglietti ruotando gli abbozzi. l'endoderma cosi circondato e avvolto darà quindi all'intestino primitivo. archi faringei gli archi faringei sono delle strutture che danno origine a tutte le strutture della testa e del collo. sono 5. sono formati da mesenchima circondato da epitelio endodermico internamente, ed epitelio ectodermico esternamente. nel mesenchima degli archi faringei sono presenti anche cellule delle creste neurali. inizialmente ogni arco è separato dall'altro da un solco faringeo. inoltre ogni acro ha una propria innervazione e una propria componente vascolare. è possibile, per ogni arco, individuare le strutture a cui darà origine: 1 acro ( mandibolare ): è dotato di due processi 1. il processo mascellare superiormente, da cui avranno origine l'osso mascellare, l'osso zigomatico ed altre ossa faciali. 2. il processo mandibolare inferiormente, che contiene la cartilagine di meckel, dà origine al muscoli della masticazione e ai rami mascellare e mandibolare del nervo trigemino. 2 arco ( ioideo - cartilagine di reichert ): da origine a staffa, processo stiloideo, piccolo corno e parte superiore del corpo dell'osso iodie, da esso dericano i muscoli dell'espressione faciale e il nervo faciale. 3 arco: da origine ai grandi corni e al resto della porzione inferiore del corpo dell'osso ioide, al muscolo stilo - faringeo e al nervo glossofaringeo. 4 e 5 arco: danno origine alle cartilagine laringee, ai muscoli intrinseci della laringe, e ad alcuni estrinseci, e al nervo vago. tasche faringee rappresentato la concavità che separa internamente gli archi e sono speculari ai solchi branchiali. sono rivestiti da endoderma. 1 tasca: da origine ad un diverticolo, il receso tubotimpanico. questo si mette in contatto con rivestimento epiteliale del 1 solco e forma il meato acustico esterno, questo meato si slarga distalmente, e dà origine alla tube uditiva ( di eustachio). 2 tasca: da origine alla primitiva tonsilla palatina. 3 tasca: presenta un'espansione dorsale che dà origine alla paratiroide inferiore e un'espansione vertale che dà origine al timo, entrambe le espansioni perdono il contatto con la parete faringea, determinando la discesa verso la parte caudale. 4 tasca: dà origine alla paratiroide superiore. organogenesi - evoluzione dell'ectoderma già a partire alla terza settimana l'ectoderma si suddivide in due aree organo - formative: - ectoderma nervoso, più profondo - ectoderma epidermico, più superficiale. neurulazione - l'ectoderma a destino nervoso si forma per invaginazione dell'ectoderma a partire da una zona ispessita di cellule ectodermiche (piasta neurale). la piastra neurala versi il 18 giorno va incontro ad un proceso chiamato neurulazione. nella piastra neurale origina un solco neurale che, continuando ad invaginarsi a partire dalla zona centrale dell'embrione, perderà il contatto con l'originario ectoderma e circondato da mesenchima si trasformerà alla fine della terza settimana nel tubo neurale. le due estremità del tubo sono ancora aperte e si chiuderanno mediamente al 24 giorno ( neuroporo anteriore ) e al 26 giorno ( neruoporo posteriore). il tubo neurale, ora completamente chiuso, diventa il primordio del sistema nervoso centrale: encefalo e midollo spinale. lateralmente ad esso vi sono cellule ugualmente di origine ectodermica: le cellule della cresta neurale. esse sono una popolazione di cellule destinate a migrare in regioni diverse del corpo e si differenzieranno in cellule gliali, ma anche in mrlanociti e altre cellule di tipo dendritico. durante la 4 settimana, quindi, l'ectoderma risulta suddiviso in tre aree organo - formative. - ectoderma di rivestimento: epidermide, ghiandole esocrine ad esso collegate ed annessi cutanei. - tubo neurale : cervello, midollo spinale, nervo ottico, retina, parte dell'ipofisi. - creste neurali: cellule giali, meningi, derma, muscoli dell'iride, cartilagini faciali, melanociti. evoluzione dell'endoderma durante i ripiegamenti della quarta settimana, l'endoderma, che riveste la cavità principale dell'organismo, va a formare tre regiono: l'intestino anteriore, quello medio e quello posteriore, ciascuna di queste porzioni non va a formare solo tratti dell'apparato digerente ma anche altri organi. - intestino anteriore: intestino branchiale, apparato respiratorio, esofago, somaco, fegato, pancreas, cistifellea, duodeno superiore. - intestino medio: duodeno inferiore, intestiono tenue e crasso, colon ascendente e i primi due tersi del trasverso. - intestino posteriore: ultimo terzo del colon traverso, colon discendente e sigmoidem retto, vescica urinaria e uretra. evoluzione del mesoderma alla finr della terza settimana il mesoderma è diviso in cinque aree organo formative: - cordale - intermedio - parassiale - laterale - splancnopleura - somatopleura il mesoderma parassiale forma i somiti che all'inizio della 4 settimana sono 42 paia. i somiti in questa fase embrionale si incavano e si frammentano, dividendosi in due aree: - sclerotomo, che forma l'abbozzo di vertebre, scapole e coste. - dermomiotomo, che viene, ulteriormente suddivisio in: - dermotomo che origina il derma - miotomo che da cui originano i muscoli delle vertebre del tronco e degli arti.
apparatto riproduzione femminile
i suo componenti sono l'utero, le tube uterine, e l'ovaie. L'UTERO è l'organo che in suo interno avviene la crescita dell'embrione fecondato. è un organo muscolare a pareti spessi. formato da due parti principali: il corpo che è la maggior parte dell'utero, e il collo che p la parte inferiore dell'utero e anche la parte che in contatto con la vagina. le pareti dell'utero sono costituiti da tre tonache: perimetrio, meometrio, e endometrio. l'utero presenta lateralmente due tube che si dipartono dalla parte lateralle dell'utero. queste tube sono le TUBE UTERINE. ogni tuba uterina è suddivisibile in 4 parti che sono chiamati: infudibolo, ampolla, istrmo, e tratto uterino. le tube uterine collegano l'utero alle ovaie. le OVAIE sono gli organi che deputato all produzione dei gameti femminili, l'ovocita. l'ovaio è in organo pieno, ha un'architectura peculliare. al suo interno sono presenti i follicoli ovarici. che sono stanze che contengono l'ovocità e accompagnanola nei vari stadi della sua evoluzione.
apparatto riproduzione maschile
il testicolo è un organo pari e simmetrico, con una forma ovoidale. è rivestito da una spessa membrana fibrosa che è dato il colore biancastro e si chiama TONACA ALBUGINA. da questa, si partono una serie di setti che dividono il testicolo in tante lodge. ogni lodga contiene 3-4 TUBULI SEMINIFERI che nei quale avviene la maturazione degli spermatozoi. i tubuli convergono in una parte posteriore del testicolo che prende il nome la RETE TESTIS. dalla rete testis parte l'EPIDIDIMO in cui tutti i condotti iniziano a confluire in un condotto accompagnato dai vasi sanguini e dai nervi che si chiama CONDOTTO DEFFERENTE. il condotto defferente si arriva poi alla prostata e alle altre ghiandole anesse all'apparatto di produzione maschile per poi rilasciare gli spermatozoi nell'uretra attraverso il quale gli spermatozoi usciranno all'esterno.
spermatogenesi
la spermatogenesi è il processo che porta alla formazione dei gameti maschili, gli spermatozoi. poco prima della pubertà, si apre una cavità all'interno dei cordoni germinali e di sostegno e si vengono a formare i tubuli seminiferi, che quando maturi sono formati da due tipi di cellule: 1.cellule del setoli: sono cellule di sostegno. la loro principale funzione è quella di guidare le cellule germinali, accolte in invaginazioni della loro membrana, attraverso i passaggi della spermatogenesi. 2.cellule germinali: sono le cellule che daranno origine alla fine agli spermatozoi tramite moltissimi processi mitotici, e ad un certo punto cominciano a dividersi per miosi. incontriamo: spermatogoni staminali: cellule altamente indifferenziati. spermatogoni di tipo A: sono gli elementi da cui parte la spermatogenesi. sono vanno incontro a mitosi e formano sia un clone di cellule di se stesse chiamati spermatogoni di tipo B. e sono vanno incotro a mitosi e formano sia un clone di se stesse che un nuovo gruppo di cellule maggiormente differenziate, gli spermatociti primari. che entrano in profase per diversi giorni. dopo incontriamo gli ù spermatociti secondari. che compiono la seconda divisione miotica e diventano spermatidi. che hanno un corredo aploide. adesso gli spermatidi vanno incontro ad un ultissimo processo, la spermiogenesi, per porta alla formazione degli spermatozoi. la spermiogenesi avviene attraverso diverse fasi: 1. fase del golgi: il golgi si porta su un pollo della cellula. al suo interno si formano una serie di vacuoli pro acrosomici. questi vacuoli convergono tutti in un'unica vescicola che prende il nome di acrosoma. che è come un grande lisosoma che contiene enzimi importanti al momento delle prime fasi della fecondaziome. 2. fase del cappuccio: l'acrosoma si accresce fino ad arrivare a coprire 2 terzi del nuocleo formando quindi una sorta di cappuccio. mentre che si accresce, i centrioli si portano sul polo opposti all'acrosoma. uno dei due funge da corpo basale per il flagello. 3. fase dell'acrosoma: il nucleo si sposta in periferia, condensa la cromatina al suo interno e assume una forma allungata. l'acrosoma di conseguenza cambia forma per seguire l'andamento del nucleo. il citoplasma si dispone in posizione caudale. come formano gli spermatozoi: testa: formata da due parti. nucleo ed acrosoma. coda: formata da un fascio di microtubuli. collo: presenta un diametro maggiore delle alte parti della coda. nel collo c'è il centriolo distale, in posizione traversale rispoetto all'asse di simmetria dello spermatozoo. il centriolo si è trasformato nel corpo basale del flagello. inoltre, è presente una placca basale di materiale denso dove si ancorano 9 fibre striate esterne. si tratta di 9 lunghe molecole proteiche che decorono attrono ai microtubuli. tratto intermedio: è costituito da 9 fibre striate esterne che circondano l'assonema 9+2, attorno alla fibre è presente la guaina mitocondriale: tanti mitocondri si pongono tra la membrana e le nove colonne. in questo modo viene fornita l'adeguata quantità di energia allo spermatozoo. tratto principale: costituisce la maggior parte della lunghezza dell'interno spermatozoo. tratto teminale: è costituito dall'assonema rivestito dalla membrana plasmatica.
seconda settimana
ottavo giorno - la prima settimana si chiude con l'impianto, che avviene dal polo embrionale della blastocisti. pocho ore dopo, avvengono una serie di evente che modificano notevolmente la struuttura della blastocisti: il trofoblasto si suddivide in due porzioni: una porzione più esterna, il sinciziotrofoblasto, in cui le cellule si fondono tra loro generando un sincizio. questo si forma man mano che il trofoblasto entra in contatto con l'endometrio. il cincizio - trofoblasto produce la gonadotropina corionica (hCG), che impedisce l'atresia del corpo luteo. in questo modo, esso diventa corpo luteo gravidico e continua la produzione di progesterone per circa 6 settimane. dopo le 6 settimane, questa funzione di ghiandole endocrina viene svolta dalla placenta. una porzione più interna, il citotrofoblasto, in cui le cellule sono di piccole dimensioni. si tratta di cellule in continua divisione, i cui elementi migrano nella massa in accrescimento del sinciziotrofoblasto, perdono la membrana cellulare e ne entrano a far parte. il bottone embrionale si suddivide anch'esso in due strati: -epiblasto. è il foglietto più spesso e interno, formato da alte cellule cilindriche. tra queste, inizia a comparire del liquido contenuto nella cavità amniotica si chiama amnios. a questo punto, le cellule dell'epiblasto che si trovano superioremente alla cavità amniotica, diventano via via più basse, e si trasformano in amnioblasti, deputati alla produzione e al riassorbimento del liquido amniotico. -ipoblasto. è il foglietto esterno formato da piccole cellule cubiche. epiblasto ed ipoblasto assieme formato il disco geminale bilaminare. nono e decisimo giorno - le lacune del sinciziotrofoblasto iniziano a fondersi formando una rete lacunare intercomunicante di canalicoli. i pacillari presenti nel connettico endometriale, in prossimità del polo embrionale. - sulla superficie interna del citotrofoblasto si forma uno strato di connettivo lasso. il mesoderma extra embrionale. questo si inspessisce gradualmente, separando il trofoblasto dal disco germinale. all'interno di esso, cominciano a comparire delle cavità che via via confluiscono in una cavità unica, la cavità corionica. inoltre, la parte di mesoderma extraembrionale che circonda l'amnios prende il nome di mesoderma extraembrionale somatopleurico mentre la parte che circonda il sacco vitellino si chiama mesoderma extraembrionale splacnopleurico. - lo stroma uterino, connettico al di sotto dell'epiblasto endometriale, subisce la reazione deciduale: le cellule che lo compongono si gondiano arricchendosi di lipidi e glicogeno. la funzione primaria della reazione deciduale è di fornire sostanze nutritice all'embrione nelle fasi iniziali e di assicurare un sito immunologicamente privilegiato al concepito. trecisimo giorno in questo giorno, la lesione dell'epitelio endometriale dove è avvenuto l'impianto, è totalmente cicatrizzata. la cicatrizzazione può avvenire con leggere perdite di sangue che fanno pensare a delle gli eventi salienti sono: - comparsa dei villi cordiali primari. si tratta di colonne di a cellule del citotrofoblasto proliferanti che penetrano nella decidua materna. in questo modo, si stavilisce un'ulteriore comunicazione tra embrione e madre. - formazione di una strozzatura nel sacco vitellino primario a livello della zona di passaggio tra le cellule dell'ipoblasto e la membrana esocelomatica. questa diventa sempre più evidente, fino a quando le due parti si distaccano. quella superiore ( ipoblastica) è il sacco vitelino secondario, mentre quella inferiore ( scocelomatica) forma una cisti che verrà presto riassorbita. la struttura formata dal disco bilaminare, dall'amnios e dal sacco vitellino secondario adersice al citotrofoblasto a livello del suo polo amniotico. un pedunucolo di mesoderma extraembrionale collega il disco embrionale al citotrofoblasto al livello del versante opposto. quattordicesimo giorno in questo giorno, alcune cellule dell'ipoblasto assumono un aspetto cilindrico e formano un'area circolare ispessita, la placca precordale. questa è il primordio della membrana buccofaringea o orofaringea, ed è posta nel luogo dove si svilluperà la cavitò orale. la placca precordale è anche un importante elemento per l'organizzazione della regione cefalica.
prima settimana
una volta formato lo zigote, inizia una serie di divisioni mitotiche che avvengono senza divisione della membrana cellulare originaria quindi, endomitosi. questo processo si chiama segmentazione, lo zigote comincia a dividersi, la divisione è accompagnata allo spostamento dello zigote dalla terzo esterno della tuba uterina verso l'utero. al terzo giorno, l'ammasso di cellule in numero di 8 - 16 viene chiamato morula. all'interno della morula, tra una cellula e l'altra, si iniziano a formare numerose cavità che confluendo un'unica cavità detta blastocele. mentre si segmenta, la morula procede lungo la tuba uterina verso l'utero, dai movimenti della tuba e dalle correnti generate dalle ciglia delle cellule tubariche. dopo 3-4 giorni, la morula raggiunge la cavità dell'utero e si trasforma in blastocisti. questa è formata da uno strato esterno di cellule, il trofoblasto, da una cavità interna ripiena di liquido e da un ammasso di cellule più interne che prende il nome di bottone embrionale, da cui si svilupperà l'embrione. la blastocisti rimane libera nell'utero per più 2-3 giorni, e verso il 6-7 giorno dalla fecondazione aderisce alla superficie dell'endometrio ed inizia l'impianto, in cui le integrine del trofoblasto si uniscono alla laminina e fibroectina della matrice extracellulare. avviene quando l'utero è in fase secretiva, alla presenza di tre strati: superficiale compatto, intermedio spugnoso- sottile basale.
gametogenesi
per gametogenesi si intende il processo che ha luogo nelle gonadi e che porta alla formazione dei gameti, ossia delle cellule sessuali maturi. i gameti derivano da cellule germinali primordiali o protogoni. cellule diploidi che si formano nell'epiblasto alla seconda settimana, uno dei due foglietti da cui è costituito l'embrione prima della gastrulazione, e che migrano prima nel sacco vitellino, poi alla 5 settimana verso le gonadi in sviluppo nell'addome. nelle prime faso dello sviluppo le gonadi sono soltanto abbozzate, per cui non vi è differenza tra maschio e femminina, se non a livello genetico: si parla di stadio neutro. per questo motivo la valutazione del sesso mediante ecografia non viene effettuata prima della fine del 3 mese. Nelle gonadi, le cellule germinali primordiali vanno incontro ad un fenomeno di espansione per mitosi, a cui fa seguito la gametogenesi, che comprende la meiosi, mediante la quale il corredo cromosomico passa dall'essere diploide ad aploide, e la citodifferenziazione, necessaria per l'acquisizione delle caratteristiche proprie di spermatozoi ed ovuli nei testicoli in sviluppo sopravvivono soltanto le cellule della porzione midollare, che si differenziano in spermatogoni, mentre nelle ovaie quelle del cortex, che danno origine agli oogoni Le gonadi femminili rimangono a livello della cavità addominale, mentre quelle maschili si localizzano nello scroto. domanda - nel caso di sindrome di Klinefelter (corredo cromosomico 47, XXY) cosa accade nel corso dello sviluppo delle gonadi? Si tratta di un caso di ermafroditismo, quindi si verificano problemi nell'equilibrio tra sviluppo maschile e femminile, che risultano più evidenti nei caratteri sessuali secondari: il pene è poco sviluppato, sono presenti ovaie..., le manifestazioni sono molteplici e variano da paziente a paziente.
fecondazione
questo è il processo che porta all'unione delle gamete femminile con maschille. avviene nel terzo esterno della tuba uterina, nell'ampola. l'incontro dei due gameti produce una serie di eventi che consente il processo della fecondazione. all'inizio gli spermatozoi si fanno strada tra le cellule della corona radiata. alcuni spermatozoi hanno una reazione acrosomiale anticipata, che favorisce la disgregazione delle cellule del cumulo. tali spermatozoi, però, non riusciranno a penetrare nella zona pellucida. poi, gli spermatozoi rimasti incontrano la zona pellucida e si legano ad essa grazie al riconoscimento specie - specifico di un recettore espresso sulla membrana cellulare. a questo punto, avviene la fuoriuscita degli enzimi dell'acrosoma. la reazione comporta una fusione tra la membrana plasmatica e quella acrosomiale nella regione anteriore degli spermatozoi. in corrispondenza dei punti di fusione delle due membrane, si ha la rottura delle membrane e di, conseguenza, gli enzimi contenuto nell'acrosoma si riversano nell'ambiente circostante. con l'aiuto di questi enzimi gli spermatozoi possono cosi farsi strada nella zona pellucida. l'aiuto degli enzimi e la spinta del flagello consentono agli spermatozoi di penetrare nella zona pellucida. attraversata la membrana pellucia, gli spermatozoi si possono legare alla membrana plasmatica dell'ovocita. appena lo spermatozoo si è legato alla membrana dell'ovocita si innesca un segnale che porta al rilascio di calcio da parte del REL. ciò determina una sorta di onda transitoria si chiama onda del calcio che attraversa tutto l'ovocita. questo è sintomi dell'attivizione dell'ovocita. a questo punto avviene una massiccia esocitosi dei granuli corticali. questi contengono una miscela di enzimi che determinano un'alterzione della struttura della zona pellucida: essa si indurisce e perde i recettori ZP3. tutto questo serve a prevenire la polispermia, condizione che di solito non è vitale per l'embrione. poi lo spermatozoo penetra nell'ovocita. sia il nucleo che il flagello entrano nel citoplasma dell'ovocita. i componenti del flagello vengono degradati rapidamente. il nucleo, invece perde la sua membrana nucleare. successivamente, il reticolo endoplasmatico della cellula uovo forma una nuova membrana nucleare attorno alla cromatina dello spermatozoo. il nucleo dell'ovocita torna allo stadio interfase. si forma cosi il pronucleo femminile. l'ultima fase della fecondazione e che è anche il primo evento dello sviluppo embrionale è rappresentata dalla fuzione dei due corredi cromosomici aploidi per fromare lo zigote.
ciclo ovarico
è un fenomeno che avviene nelle ovaie e porta alla fotmazione dell'ovocità maturo. la sua durata complessiva è di circa 28 giorni. si chiama ciclo perchè la maturazione dell'ovocità avviene in maniere ciclica, quindi il processo parte, l'ovocità arriva alla maturazione e poi riparte nuovamente. tutto il ciclo ovarico è datto da follicoli che sono maturano fino a quando l'ovocità non sarà pronto per essere espulso, quindi i follicoli passano attraverso vari stadi di svilluppo nei cui si accompagna l'evoluzione dell'ovocità. presenti circa 500.000 nelle ovaie di una bambina alla nascita. di questi, solo 500 arrivano alla pubertà e continuano la loro maturazione. il primo stadio è il stadio di FOLLICOLO PRIMORDIALE: qui i follicoli sono i più semplici. sono costituiti solo dalla cellula uovo e da una corona di cellule appiattite. adesso arriva il processo del FOLLICOLO PRIMARIO. sotto lo stimolo dell'FSH (ormone follicolo stimolante), avviene un'ingradimento dell'ovocità e le cellule appiattite diventano cubiche. lFSH continua ad agire e il follicolo primario si modifiva al- FOLLICOLO SECONDARIO. in questa fase avvengono tre eventi: 1. tra le cellule follicolari compaiono piccole cavità contenenti liquido follicolare che è prodotto dalle cellule follicolari. 2. si viene formare una zona di materiale denso glicoproteico, chiamata membrana pellucida, tra la membrana cellulare dell'ovocita e la cellule follicolari che lo circondano. 3. l'ovocita forma dei microvilli che penetrano nella membrana pellucida, attraverso questo l'ovocita riceve sostanze nutritive, e informazione dalle cellule folicolari. adesso arriviamo allo stadio di FOLLICO CAVITARIO - che in cui le piccole cavità si legano tra loro formando una cavità unica si chiama antro follicolare che schiaccia un parte dalle cellule follicolari alla periferia. si viene a creare, cosi uno strato di cellule che circondano la cavità. sono le cellule dello strato della granulosa. le cellule che rimangono vicino all'ovocità formano una sorta di collina detta cumulo ooforo che avvolge l'ovocita. le cellule del cumulo offoro che circondano l'ovocità formano la corona raggiata. le cellule del connettivo lasso che circondano il follicolo cavitario si organizzano e formano la teca interna che è fatta da cellule fusioformi allungate e da molti vasi sanguini. queste cellule producono l'ormode estrogeno. attorno la teca interna si fatta la teca esterna che è fatta di fibrociti e di molte fibre collagene. la teca esterna svolge un funzione di protezione sul follicolo. e arriviamo all'ultimo stadio della maturazione dei follicoli. IL FOLLICOLO MATURO o DI GRAAF. la dimensione dell folicolo aumenta e arriva a qualche milimteri. lìipofisi inizia a produrre l'ormode LH( ormone leuteinizzante) che stimola il follicolo maturo, e fa il follicolo a rilasciare l'ovocita all'interno dell'ovaio, con la corona radiata e la membrana pell'ucida lo circondano. Dallo sviluppo dei follicoli all'ovulazione passano 14 giorni.