5 riconoscimento - prassi sulla rilevanza del riconoscimento
1) stati falliti (riconoscimento permette situazione fluida e magmatica)
a) Nozione: Ente che pur avendo costituito incontestabilmente uno Stato in passato non abbia più un governo effettivo. b) Motivi del fallimento dello Stato: cause esogene (intervento militare esterno) o più spesso cause endogene (insurrezione, guerra civile). c) Regola: Stando alla teoria della soggettività internazionale, il requisito dell'effettività è necessario per acquisire la statualità/ soggettività = si dovrebbe concludere, quindi, che una volta perduta la capacità di controllo del territorio, venga meno anche lo Stato quale soggetto del DI. d) Prassi: Nella prassi, tuttavia, la questione della soggettività dei failed States si presenta molto più fluida e magmatica = Stati falliti considerati come Stati. - Ragioni: Continuità dei failed States è giustificata in virtù di diverse ragioni: - d1) ragioni giuridiche: se si ammettesse l'estinzione dello Stato (in assenza di effettività) si creerebbe un territorio nullius suscettibile di appropriazione/occupazione da
4) membership onusiana (riconoscimento collettivo)
1945: Bielorussia e Ucraina (art. 3 Carta ONU) (entità prive di indipendenza); - Anni Sessanta-Settanta: Stati sorti dal processo di decolonizzazione (soggettività certificata / soggettività legalizzata); - Anni Duemila: Libia: - CNT libico invitato ad occupare il seggio della Libia (settembre 2001); - governo di "accordo nazionale" di Al-Serraj (2012) ed insediatosi a Tripoli, riconosciuto come governo legittimo dall'ONU; - Caso controverso: Palestina: a) Auto-proclamazione dello Stato della Palestina (1988) ma dubbi sulla sua soggettività (assenza di effettività; controllo delle frontiere terrestri, marittime ed aree ad opera di Israele) = I rapporti Israele-Palestina devono essere inquadrati nel contesto del diritto all'autodeterminazione del popolo palestinese, piuttosto che qualificati come rapporti tra due entità sovrane; b) Salto operato dalla Palestina negli anni Duemila: ammissione all'UNESCO (2011); Ris. AG 67/19 del 2012: "Stato osservatore non membro" (1
Prassi mancato riconoscimento
Si evita di riconoscere Stati/governi, pur sicuramente dotati di personalità giuridica internazionale, al fine di rimarcare il dissenso politico nei confronti del loro regime e la volontà di non collaborare con essi. Esempi: strumento per condannare gravi violazioni del DI / affermare stabilità internazionale / tutelare valori fondamentali: - caso Cipro del Nord (Stato "fantoccio", attività ivi poste in essere attribuite alla Turchia, Corte EDU, caso Loizidou, 1995). - caso ISIS (sedicente Stato islamico (ISIS o ISIL) non riconosciuto in maniera unanime dalla CI e considerato organizzazione terroristica; sostegno al Governo iracheno). - caso Libia (zone sotto il controllo di distinte autorità; promozione da parte dell'ONU e della CI di un governo unitario libico (2015) sotto la guida di Al-Sarraj; debolezza del nuovo governo: dimissioni nel settembre 2020; costituzione di un governo di unità nazionale ad interim in attesa delle elezioni fissate per il mese di dicembre 2021
3) governi insurrezionali (riconoscimento è importante per consolidamento effettività)
a) nozione; b) soggettività (movimenti insurrezionali e governi insurrezionali); c) Riconoscimento: Consiglio nazionale di transizione libico (2011); governo yemenita in esilio (2015) sostenuto dalla CI.
2) stati sorti da processo di smembramento o secessione (riconoscimento permette consolidamento dello status acquisito)
- Croazia riconosciuta da Germania e Santa Sede quando, come si è detto, il Paese era ancora largamente sotto il controllo delle forze armate di Belgrado. I riconoscimenti (prematuri all'epoca) non solo non hanno impedito ma hanno anzi favorito il successivo raggiungimento della piena effettività e indipendenza. - Dichiarazione di indipendenza del Kosovo (2008), quale "strappo" in relazione alla Ris. CdS 1244/1999 che riconosceva la sovranità della Serbia sul Kosovo e garantiva a quest'ultimo un'autonomia amministrativa; dubbi sulla soggettività del Kosovo (medio tempore governato da amministrazione internazionale: ONU (UNMIK), NATO (Kfor), poi UE (EULex); Effetto: Kosovo riconosciuto da tre membri permanenti del CdS (USA, Francia e RU), da 22 Stati dell'UE (tra cui Germania e Italia) e in totale da circa 100 Stati della CI; parere CIG (2010) secondo cui la proclamazione di indipendenza non è avvenuta in violazione del DI.
conclusione
Conclusioni: a) Rilevanza dell'atto politico del riconoscimento (strumento di politica internazionale pur nella piena consapevolezza della inidoneità ad incidere sull'attribuzione della personalità giuridica internazionale dello Stato); b) Stati /OI consapevoli degli effetti rilevanti che atto di riconoscimento può comportare (cautela); Tre esempi: b1) formule impiegate per identificare lo status degli insorti ("un" rappresentante del popolo anziché il "solo" legittimo rappresentante del popolo; "autorità di governo del territorio da essi controllato" (Italia in relazione al CNT libico); b2) Taiwan: "territorio doganale separato" (Taipei cinese) in ambito OMC (2002); b3) UE in relazione al Kosovo: nel 2019 la CGUE ha rigettato ricorso presentato dalla Spagna che non riconosce il Kosovo come Stato ai sensi del DI. La Corte da un canto muove dal presupposto che l'UE non ha mai preso posizione sullo status del Kosovo come Stato alla luce del DI e che l'Accordo
