Glossario delle frasi fatte - A

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All'acqua di rose

"Eccessivamente diluito, di debole effetto". Ad es.: "Un farmaco all'acqua di rose": un farmaco blando o che non ha sortito l'effetto desiderato. Si dice anche di una situazione che si presenta senza difficoltà.

A iosa

"In grande abbondanza, un'infinità". Secondo il Vocabolario Etimologico di Pianigiani da "chiosa", nel significato passato di "monetina", in grado quindi di acquistare solo cose di cui c'era abbondanza; oppure, attraverso il provenzale, dal gaudium latino. Secondo l'Etimologico DELI di Cortelazzo-Zolli l'origine è tuttora da ritenersi ignota. In alcune parti del Nord Italia si usa, in alternativa, l'espressione "a ioia".

A frotte

"In gruppi" quindi "abbondantemente". Detto originariamente di persone. "I bambini escono di scuola a frotte".

Ad ogni morte di Papa

"Molto raramente". La morte di un Papa è considerata un evento relativamente raro. Ad esempio: "In Sicilia nevica a ogni morte di Papa", cioè in Sicilia nevica molto raramente.

Acqua in bocca

"Non dire niente, non parlare!" Invito esplicito e complice a non parlare di qualcosa con qualcun altro: rigorosamente come se si dovesse tenere dell'acqua in bocca, cosa impossibile ovviamente se si prende a parlare.

A braccio

"Pressappoco" intendendo qualcosa misurato a braccio invece che con il metro. Simile all'espressione "a spanne". Un discorso a braccio, è un discorso non scritto, non preparato. Il modo di dire si ritrova anche nell'espressione Parlare a braccio che significa pronunciare un discorso senza leggere un testo scritto.

A Dio piacendo

"Sperando che vada tutto bene".

Al passo coi tempi

"Stare al passo coi tempi" significa conoscere e usare i mezzi, le soluzioni, più aggiornati.

A denti asciutti

A digiuno.

A freddo

A distanza di tempo, quando gli animi si sono calmati.

Affé di Bacco

A fede di Bacco. S'invocava simbolicamente il dio Bacco come testimone senza tema di smentita per garantire che in una locanda si mangiava e si beveva bene.

A memoria d'uomo

A quanto si ricorda, da sempre.

A guisa di barone

Agire in modo vile, malvagio.

Ai tempi che Berta filava

Ai tempi antichi. La Berta in questione è Berta la piedona, moglie di Pipino il Breve e madre di Carlo Magno, beata e patrona delle filatrici.

Alla fine della giostra

Alla resa dei conti.

Anche l'occhio vuole la sua parte

Alle qualità possedute da un oggetto va aggiunto anche un bell'aspetto.

Amico del giaguaro

Amico del tuo nemico. Nasce da una barzelletta che racconta di un presunto cacciatore di giaguari, al quale un amico ricorda tutte le difficoltà che potrebbe incontrare. Alla fine l'uomo chiede all'altro se sia più amico del giaguaro che suo. Significa mettere in dubbio la lealtà di un amico che, secondo noi, solleva troppe obiezioni. Nel parlare comune è entrata grazie al varietà televisivo L'amico del giaguaro condotto da Corrado e trasmesso su Raiuno dal 1961 al 1964, che a sua volta faceva riferimento al titolo di un film del 1958 nel quale recitava Walter Chiari.

A cazzo di cane

Anche solo 'A cazzo'. Espressione attribuita al modo di operare o di essere stata realizzata qualsiasi azione o cosa malfatta. Ci si riferisce alla caratteristica dell'accoppiamento del cane per un'anatomia particolare del suo pene. Il modo di dire è pressappoco l'equivalente dell'espressione "Alla carlona".

Andare a braccetto

Andare d'accordo.

Alzare i tacchi / Ritirarsi in buon ordine

Andare via. S'usano dire più spesso quando si tratta di una situazione critica in cui conviene farlo, come di mezza fuga, mezza sconfitta, ritirata strategica.

A chi tocca non s'ingrugna

Chi è colpito dalla malasorte la deve accettare serenamente. Equivalente a "Far buon viso a cattivo gioco".

Anatra zoppa

Chi è costretto dalle circostanze ad usare in modo limitato il potere politico.

A chi tocca?

Chi è il prossimo (di turno, della fila, della lista, nell'ordine del gioco)?

A bocce ferme / A palle ferme

Come nel gioco delle bocce la distanza dal pallino si misura, e di conseguenza i punti si assegnano, solo quando le bocce sono ormai ferme; in certe situazioni è bene attendere che gli eventi in corso siano terminati per procedere a una valutazione o a un'ulteriore azione.

A cuor leggero

Compiere qualcosa superficialmente, senza pensare alle conseguenze.

Alla garibaldina

Compiere un'azione "alla garibaldina" significa intraprenderla senza troppe cautele, d'impeto, con avventatezza e slancio temerario. L'espressione è un chiaro riferimento ai metodi di combattimento usati da Giuseppe Garibaldi, e in particolare alla Spedizione dei Mille.

Alla buon'ora

Con ampio ritardo, in senso ironico.

A buon mercato

Con poca spesa, a buon prezzo.

A casa mia

Dal mio punto di vista, secondo me.

Andare agli alberi pizzuti

Equivale a "morire" cioè andare al cimitero dove di solito sono piantati cipressi.

Alti papaveri,

Espressione derivata da un aneddoto riportato da Tito Livio. Persone importanti, generalmente in ambito militare o politico.

Allevare una serpe in seno

Espressione nata dal racconto di un uomo che trovata una serpe semi assiderata se la pose in petto per riscaldarla ma la serpe, quando si riprese, lo morse avvelenandolo. La frase vuole significare che talvolta la benevolenza è mal riposta.

Alla mano (essere)

Essere disponibile e facilmente avvicinabile.

Alla sanfason, propriamente Alla sans façon (senza maniera, senza garbo)

Fare le cose senza cura, semplicemente, sbrigativamente senza badare ai particolari.

Al dente

Il modo di dire indica il grado di cottura di riso e pasta, quando non sono interamente cotti o comunque sono ancora caratterizzati da una certa compattezza.

A babbo morto

Il significato è quello di restituire/ricevere dei soldi dovuti (o comunque adempiere o veder soddisfatto un diritto) senza una data precisa, come l'eredità paterna, che viene ricevuta solo dopo la morte del padre.

All'impronta

Improvvisando. Si dice di "traduzione all'impronta" quando non si usa il vocabolario.

A bizzeffe

In grande abbondanza. Dall'arabo bizzef, "molto". Equivalente a "a iosa", "a gogò".

A gogò

In grandi quantità, a profusione. Dal raddoppiamento della sillaba iniziale dell'antico termine francese gogue che significa "divertimento".

Alla "viva il parroco"

In maniera approssimativa o plateale, alla buona.

Alla bell'e meglio

In maniera approssimativa.

A braccia aperte

In modo accogliente ed affettuoso.

A muso duro

In modo duro e deciso.

Alla fine della fiera

In sostanza, in ultima analisi.

Ai tempi di Carlo Codega

In un tempo vecchio e sorpassato. Espressione tipica della zona di Milano. In Veneto invece si dice «Ai tempi di Marco Caco», a Sassari si parla di «Anno 3».

Altro giro altra corsa

Indica in modo ironico una ripetitività quasi ossessiva di una certa azione, specie se giocoforza dopo un primo iter infruttuoso. Deriva dall'espressione usata dai giostrai nei luna park.

Al di sopra di ogni sospetto

Insospettabile

A lume di naso

Intuire qualcosa senza dati sicuri come se si usasse solo l'odorato. Una misurazione fatta in modo sommario, "a spanne".

A naso

Intuitivamente.

Alla chetichella

L'espressione derivata da "cheto" (silenzioso, zitto zitto... ecc.) si usa per indicare qualcuno che di soppiatto cerca di non farsi notare di solito per non essere coinvolto in eventi sgradevoli.

Acqua cheta

L'espressione proviene da un proverbio: "L'acqua cheta (chieta) scava i ponti". Si definisce "acqua cheta" un individuo tranquillo che con costanza è in grado, "cheto cheto", cioè senza tanto clamore né in aperta competizione, di eliminare ostacoli in apparenza inamovibili; o, in negativo, chi apparentemente non sembra crear problemi ma a un bel momento potrebbe esser proprio quello che sconvolgerà tutto. L'espressione deve parte del suo successo alla commedia L'acqua cheta (1908) di Augusto Novelli.

Affari di Maria Cazzetta (Gli)

L'espressione si riferisce a un comportamento che vuole essere astuto ma che si rivela alla fine fallimentare.

Al di là del bene e del male

L'omonima opera di Friedrich Nietzsche (1886) era una requisitoria contro i sistemi filosofici dominanti. L'omonimo film di Liliana Cavani (1977) era a sua volta ispirato alla tormentata biografia di Nietzsche. Oggi a volte si definisce "al di là del bene e del male" un'opera d'ingegno (libro, film, opera d'arte, ecc.), talmente bella (o brutta) da meritare una categoria a sé, fuori dai canoni artistici codificati; oppure un personaggio pubblico talmente celebre da far "saltare" le abituali convenzioni morali ("Xxx è ormai al di là del bene e del male", etc).

Andare a Canossa

La frase significa "umiliarsi, ammettere di avere sbagliato". A Canossa, nell'inverno del 1077, l'imperatore Enrico IV attese per tre giorni e tre notti, scalzo e vestito solo di un saio, di essere ricevuto e perdonato dal Papa Gregorio VII. Ma il conflitto tra i due (la lotta per le investiture) era destinato a riaprirsi di lì a poco.

A corpo morto

Lasciare cadere il proprio corpo senza opporre alcuna resistenza.

Alla bersagliera

Letteralmente "di corsa". Frase resa famosa nel film Fantozzi contro tutti, con il protagonista alle prese con una bicicletta.

Altro che storie

Locuzione che intende sottolineare ed enfatizzare la verità di un'opinione o di un fatto contestato. La parola "storie" caratterizza i possibili dissensi come fatti inventati oppure scuse. Es.: «Ma che c'entrava esser poveri? È che erano sudici, altro che storie!» (La ragazza di Bube).

Amico è Platone ma più amica è la verità

Locuzione derivata da quella latina Amicus Plato, sed magis amica veritas attribuita ad Aristotele, che in realtà non menzionò esplicitamente Platone: la tradizione ha poi attribuito a lui l'espressione inserendo nella medesima sia il nome di Socrate che quello di Platone: «Amicus Plato, amicus Socrates, sed prehonoranda veritas» (amico Platone, amico Socrate, ma al di sopra di tutto bisogna onorare la verità).

Alla grande

Magnificamente.

A fior d'acqua

Molto vicino alla superficie dell'acqua. Qui "fiore" - forse per traslato dal fiore come parte più alta della pianta - indica la superficie di un oggetto (anche liquido) o comunque la sua porzione vicina alla superficie stessa. Cfr. "affiorare" per "emergere". Un altro esempio è la voce successiva "a fior di pelle", o anche "fior di latte" per indicare la panna che, come è noto, galleggia sul latte grazie alla sua minore densità.

A fior di pelle

Molto vicino alla superficie della pelle, epidermico. "Un'impressione a fior di pelle", "Un'impressione immediata, istintiva, epidermica". "Avere i nervi a fior di pelle", cioè "essere molto sensibili, suscettibili".

Andare a babboriveggoli (o babboriveggioli)

Morire. Usato principalmente in Toscana, è composta da "babbo" e "riveggo" (o "riveggio"), cioè "rivedere", con la terminazione -oli, solita di alcuni toponimi toscani, col significato di "andare a rivedere il padre", cioè i defunti.

A botta calda

Nell'immediatezza dell'accadimento.

All'arma bianca

Nelle battaglie campali era l'ordine impartito ai soldati per continuare a combattere con le spade o le baionette una volta che avevano terminato le munizioni dei loro fucili. Le armi da taglio o da punta (pugnali, spade, baionette), sono dette "armi bianche". È un calco (forse medievale) dal germanico blanch (tedesco moderno blank), che significava anche "splendente": si tratta di armi metalliche, che quindi scintillano al sole. Altra interpretazione è quella per cui le armi da taglio si definiscono "bianche", in contrapposizione a quelle da fuoco che sono "brunite", cioè di color grigio scuro a causa del trattamento di brunitura (antiruggine) che subiscono. A volte l'espressione viene usata, con una sfumatura vagamente parodistica, per indicare uno scontro dialettico molto acceso tra due persone: una variante altrettanto diffusa è alla baionetta.

A denti stretti

Nelle espressioni «una risata a denti stretti», «ridere a denti stretti», detto del ridere procurato da qualcosa che comunque produce anche una certa amarezza e quindi non permette di godere pienamente dell'aspetto ironico. Altro significato è quello di cercare di ottenere qualcosa anche con grande sforzo.

A chiare lettere

Parlare apertamente e chiaramente senza infingimenti. Equivalente italiano del latino "apertis verbis".

A caldo

Poco dopo l'accaduto, quando se ne ha ancora viva l'emozione. In traumatologia si intende anche il momento in cui avviene il trauma durante l'attività fisica (in cui il corpo e la parte interessata aumentano di calore).

Abbaiare alla luna

Prendersela inutilmente con qualcuno che non reagisce come i cani che disturbati dal chiarore della luna le abbaiano contro; «imprecare a vuoto».

Affilare le armi

Prepararsi a uno scontro.

A doppio taglio

Qualcosa che ha degli effetti nocivi anche per chi la compie per suo interesse.

Alle perse

Quando tutto è perduto, come ultima opzione.

A mal partito

Ridotto male, in difficoltà come chi si ritrova a far parte di un partito perdente.

Alzare polvere

Riferito a chi alza un polverone, fa chiasso, provoca scandali per non far vedere la realtà.

Alzare il gomito

Riferito a chi solleva troppo spesso il gomito per bere alcolici.

Anche le pulci hanno la tosse

Riferito a personaggi di così scarsa importanza che non ci si aspetterebbe che vogliano dire la loro

Accendere una candela al diavolo e una alla Madonna

Rivolgersi contemporaneamente, per ottenere benefici, a persone, enti od organizzazioni che perseguono notoriamente finalità in contrasto tra loro.

Addio ai monti

Saluto commosso, doloroso e definitivo a qualcosa cui si è affezionatamente legati. L'espressione deriva da un brano iniziale del capitolo VIII de I promessi sposi di Alessandro Manzoni nel quale Lucia, per sfuggire agli uomini mandati da Don Rodrigo per rapirla, è costretta a lasciare il suo paese, cosa che non aveva mai fatto prima nella sua vita, e, attraverso i suoi pensieri appuntati su carta, scrive: «Addio|monti sorgenti dall'acque ed elevati al cielo, cime inuguali, note a chi è cresciuto tra voi e impresse nella sua mente non meno che l'aspetto de' suoi familiari».

A colpo sicuro

Sapendo di non sbagliare, mossa di cui si conosce l'esito.

A calci nel sedere

Senza alcun riguardo.

A bocca asciutta

Senza ciò che si prevedeva di ottenere. "Restare a bocca asciutta".

A fondo perduto

Senza dover restituire l'investimento iniziale.

A briglia sciolta

Senza freni. Le briglie, nel caso di un cavallo in corsa, rappresentano i freni ed i comandi in generale.

Alla buona

Senza particolare puntiglio o precisione.

All'americana

Si dice di cosa fatta in grande stile, oppure in un modo inusuale o con gusto grossolano.

Alle prime armi

Si dice di persona con poca esperienza. Probabilmente deriva dall'ambiente militare.

Acqua e sapone

Si dice di una ragazza che non fa uso di altro cosmetico che l'igiene personale per valorizzare la propria bellezza. Ragazza sincera.

A dirotto

Si dice relativamente a quando piove abbondantemente o a un pianto irrefrenabile. Dal latino dirŭptus, participio passato di dirŭmpĕre (dirompere).

Alla carlona

Significa "alla buona", "senza pretese", "senza cura". Il "re Carlone" dei poemi cavallereschi è in realtà Carlo Magno, che anche dopo l'incoronazione a Sacro Romano Imperatore non rinunciò mai alle sue abitudini e ai suoi abiti un po' grossolani. Il modo di dire è attestato nella letteratura italiana sin dal 1400 (ad esempio, in Pietro Aretino).

Ad usum Delphini

Significa «per uso del Delfino» ed era presente nei frontespizi dei testi adattati per il primogenito del re Luigi XIV di Francia. Oggi la locuzione viene adoperata in senso spregiativo per indicare qualcosa che è stato alterato al fine di soddisfare interessi di parte.

A cuore aperto

Sinceramente, senza difese o diffidenze.

A colpo d'occhio

Sommariamente, "a prima vista".

Andare a caccia di farfalle

Sprecare inutilmente il proprio tempo. Similmente Cercar farfalle sotto l'arco di Tito nel senso di dedicare il proprio interesse alle farfalle invece di ammirare la maestosità del monumento romano.

Ai posteri l'ardua sentenza

Su certi argomenti, oggi troppo controversi, toccherà ai posteri pronunciarsi. La frase celebre è tratta da due versi de Il cinque maggio, il componimento poetico più celebre di Alessandro Manzoni. Il giudizio che Manzoni rimanda ai posteri è quello sulla vita di Napoleone Bonaparte: Fu vera gloria?

Ammesso e non concesso

Supposto, per il momento, che le cose stiano così, pur senza riconoscerlo in via definitiva.

Ammazzare il tempo

Trovare espedienti per passare il tempo, in un modo o nell'altro.

Ancora di salvezza

Ultima possibilità, espediente o persona cui ricorrere in una situazione disperata. Deriva dal nome dato in ambito navale all'ancora di riserva.

Agli sgoccioli

Vicino al termine, agli ultimi istanti, alle ultime risorse.

Alla romana

Viene così definita la modalità di dividere una spesa in parti uguali fra tutti i partecipanti, senza tener conto dell'effettiva fruizione di ciascuno di loro.

Alzare le spalle

oppure "Fare spallucce" con il medesimo significato di dimostrare disinteresse o disprezzo nei confronti di chi afferma qualcosa che si considera irrilevante.

Abbassare la cresta

È il gesto con cui i galli, prima o dopo un combattimento, riconoscono la superiorità dell'avversario. Dal mondo contadino l'espressione ci è arrivata con il senso di "calare le proprie pretese", "riconoscere la propria inferiorità" o anche solo "far (di) meno l'arrogante / non fare tanto l'arrogante".


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