autori italiani e opere

Réussis tes devoirs et examens dès maintenant avec Quizwiz!

Vasco Pratolini . Allegoria e derisione (1966)

Da adolescente, VALERIO MARSILI inizia a frequentare i ragazzacci di strada di San Frediano, poi arrivano gli studi di Lettere e l'amore per GLORIA. Ed è negli anni Quaranta che nella vita di Valerio irrompe il fascismo e la guerra in Africa, poi Milano e il co munismo. In pochi decenni la sua esistenza si forma e dissolve sullo sfondo del conflitto mondiale e della lotta partigiana, tra esperienze e disinganni, in un disperato amore per la vita che fa di Valerio una figura eterna, di ieri e di oggi.

Elio Vittorini,le città del mondo

che viene pubblicato postumo e che racconta la storia di due pastori, padre e figlio, che viaggiano per la Sicilia alla ricerca di un posto dove stare. Dall'opera Vittorini trae anche una sceneggiatura, di cui nel '75 esce un film sotto la regia di Nelo Risi.

Moravia

mascherata l'uomo che guarda

Vasco Pratolini. il quartiere (1944)

viene idoleggiata la vita di un un quartiere fiorentino, nella sua genuinità e solidarietà

Paolo Volponi. la macchina mondiale

vince il premio strega nel 1965, anno della sua pubblicazione

Paolo Volponi(1924-1994). Memoriale(1962)

------------- è il primo romanzo di Paolo Volponi, pubblicato per la prima volta nel 1962. Il tema principale attorno al quale ruota il testo è l'alienazione del lavoratore, con particolare riferimento all'Italia nel boom economico del secondo dopoguerra. ALBINO SALUGGIA, è un reduce della seconda guerra mondiale, assunto come operaio in una grande fabbrica del Nord Italia. Albino è un uomo solitario e nevrotico, un narratore inattendibile: assediato da incubi paranoici, immagina che i medici della fabbrica abbiano ordito una congiura contro di lui, falsificando i referti per allontanarlo dal luogo di lavoro e poi licenziarlo. Il tema della trasformazione della realtà e la denuncia della condizione opprimente del lavoro trovano espressione nella Fabbrica, luogo emblematico apparentemente moderno e comprensivo. Che li imprigiona in un sistema di produzione alienato, trasformando l'individuo in appendice delle macchine.

Sebastiano Vassalli. La notte del lupo(1998)

--------------, come altri scrittori contemporanei, è rimasto affascinato da Gesù, o meglio dalla storia delle storie che il figlio di Dio incarna per la cultura occidentale. Yoshua (come ebraicamente viene chiamato Gesù nel racconto) viene spogliato da ----------- di tutti gli aspetti divini e soprannaturali: le sue vicende, parabole e miracoli, narrate dalle voci dei suoi seguaci e delle donne a lui fedeli, sono raccontate alla stregua di storie poco attendibili, quasi che Yoshua sia uno dei tanti folli che percorsero la Galilea. Centrale nel romanzo è la figura di Giuda, incarnato in una metamorfosi finale nella figura del turco Alì Agca.

Leonardo Sciascia. Una storia semplice (1989)

----------------, come definito nel titolo, inventa --------------- ma che è complessa nella trama e che riesce a denunciare i numerosi problemi legati alla criminalità che persistono in Sicilia. Il libro fa pensare agli innumerevoli casi insabbiati, ai contatti della criminalità con le amministrazioni e, nel personaggio del brigadiere, alla voglia di alcune persone di far cambiare le cose ma i cui ideali finiscono per essere schiacciati dalla negligenza delle istituzioni o dalla gente che non vuole cambiare. Altre tematiche affrontate nel libro, anche se non direttamente dall'autore (il quale non nomina mai né l'una né l'altra), sono la droga e la mafia.

Moravia. Agostino

. È la storia di una dolorosa scoperta del sesso da parte di un adolescente. Come ha scritto il critico Geno Pampaloni: "il ragazzo che ne è protagonista ha la rivelazione, durante un'estate in Versilia, dell'esistenza del male: il male come non-purezza, come debolezza, corruzione e abbandono alla insidiosa potenza degli impulsi vitali (in primo luogo il sesso). La primitiva ispirazione rigoristica, che è all'origine del libro, si risolve in una sorta di languore, che lo scrittore identifica con grande maestria nella spossatezza sfibrante di un'estate assolata lungo la spiaggia... Proprio mentre scopre, nelle memorabili pagine finali del libro, che egli è lasciato solo con la sua responsabilità di giudizio di fronte anche agli affetti più gelosi e profondi come quello per la madre, Agostino è trascinato a essere complice con la vita 'quella che è'

Moravia. la Romana (1947)

.La protagonista e voce narrante è Adriana, una ragazza ventenne, popolana ma di grande bellezza, che vive sola con la madre, una donna arida e disincantata, che aspira più al successo economico della figlia che alla sua vera felicità.

moravia

1948 la disubbidienza .Sul finire della seconda guerra mondiale, a Venezia il giovane Luca vive il suo difficile rapporto con il padre e con tutta la sua famiglia, borghese e fascista. Sposa la causa partigiana, dalla quale rimane affascinato, e partecipa attivamente alla lotta per la liberazione, con una forte speranza che il mondo possa cambiare. Le sue attese vengono però infrante, e pertanto vive una profonda delusione che lo porta alla ricerca della sua autodistruzione. Colpito da polmonite, infatti, egli rifiuta le cure, finché nella sua vita non appaiono due figure femminili, un'istitutrice e un'infermiera. Soprattutto quest'ultima, forse anche di lui innamorata, lo cura con amore in tutti i sensi aprendogli anche le porte del sesso e riuscendo a salvarlo.

Pavese. il carcere

4 agosto 1935 - 15 marzo 1936, queste date, segnano rispettivamente l'inizio e la fine del confino, a Brancaleone Calabro, di Cesare ---------. In terza persona, attraverso la figura dell'Ingegnere Stefano, -------, condannato per ricevere delle lettere in casa sua, proteggendo così la "donna dalla voce rauca", a cui le consegnava, racconta ne "Il Carcere" la sua esperienza ed i suoi stati d'animo, attribuendo un significato intimo e personale dai paesaggi, primo fra tutti il mare, definito "la quarta parete della sua prigione[1]", alla gente che, come sostiene in una lettera scritta alla sorella Maria, "di questi paesi è di un tratto e di una cortesia che hanno una sola spiegazione: qui una volta la civiltà era greca".

Sebastiano Vassalli. Le due chiese (2010)

A Rocca di Sasso il tempo sembra non passare mai. I suoi abitanti vivono all'ombra del Macigno Bianco tra piccoli e grandi andirivieni, un mondo che nella penna di ----------- diventa un frammento di vita universale: dal maestro Prandini, socialista, volontario in guerra, mutilato, legionario a Fiume e poi gerarca fascista, ad Anselmo, autista di corriera e meccanico, dal cuore grande e con l'intelligenza del fare pratico. Intorno a loro vive una comunità che cambia e si trasforma, dalla Prima guerra mondiale fino ai giorni nostri. Una storia corale sullo sfondo di un'Europa novecentesca in cui i tempi antichi non passano mai del tutto, e l'oggi non riesce mai a essere davvero presente. Solo il Macigno Bianco rimane indomito, tra pettegolezzi, amori, lutti e aspre scene di guerra. ----------- annoda le esistenze umane e gli avvenimenti della Storia con sapienza e ironia.

Leonardo Sciascia. Il consiglio d'Egitto (1963)

ABDALLAH MOHAMED BEN OLMAN, ambasciatore del Marocco, si trova a Palermo nel dicembre 1782, per via di una tempesta che ha fatto naufragare la sua nave sulle coste siciliane. È questo il caso che fa nascere, nella mente dell'ABATE VELLA, maltese, e incaricato di mostrare all'ambasciatore le bellezze di Palermo, un disegno audacissimo: far passare il manoscritto arabo di una qualsiasi vita del profeta, conservato nell'isola, per uno sconvolgente testo politico, Il ---------------------, che permetterebbe l'abolizione di tutti i privilegi feudali e potrebbe perciò valere da scintilla per un complotto rivoluzionario. Così «dall'ansia di perdere certe gioie appena gustate, dall'innata avarizia, dall'oscuro disprezzo per i propri simili, prontamente cogliendo l'occasione che la sorte gli offriva, con grave ma lucido azzardo, Giuseppe Vella si fece protagonista della grande impostura». Pubblicato per la prima volta nel 1963, Il ------------------ è in certo modo l'archetipo, e il più celebrato, fra i romanzi-apologhi di -------------, dove lo sfondo storico della vicenda si anima fino a diventare una scena allegorica, che in questo caso accenna alla storia tutta della Sicilia.

Moravia. Ciociara

. protgoniste Cecira e Rossetta

Primo Levi. Il sistema periodico (1975)

21 racconti porta il nome di un elemento della tavola periodica ed è ad esso in qualche modo collegato. I temi sono numerosi, incentrati sulla vita professionale di chimico e contenuti in una cornice autobiografica. Dai primi esperimenti ai primi impieghi, dalle esperienze di vita nei lager nazisti ai racconti - veri o di fantasia - legati al mestiere di chimico: la vita dell'autore vista attraverso il caleidoscopio della chimica.

Gadda

Eros e Priapo

Gadda

L'adalgisa. Disegni milanesi

Leonardo Sciascia

L'onorevole a ciascuno il suo le parrocchie di Regalpietra gli zii di sicilia

Gadda

Quer pasticciaccio brutto de via merluana

Gadda

Racconto italiano di ignoto del Novecento

Pasolini

Ragazzi di vita

Pasolini

Scritti corsari e Lettere Luterane

pavese

feria d'agosto

Gadda

giornale di guerra e di prigionia

Sebastiano Vassalli. Mareblù (1982)

ha al centro una singolare figura di individualista rivoluzioanario sessantenne in lotta contro il "mostro" borghese.

Moravia

i sogni del pigro il viaggio a Roma

Umberto Eco. Il pendolo di Focault (1988)

i tre protagonisti, redattori di una casa editrice si mettono sulle tracce di un piano misterioso, che risale all'ordine medievale dei templari, cercando di decodificarlo con il computer.

Calvino

il castello dei destini incrociati

Gadda

il castello di Udine

pavese

il diavolo sulle colline

Calvino

il sentiero dei nidi di ragno

Pasolini

l'usignolo della chiesa cattolica

pavese

la casa in collina

Gadda

la cognizione del dolore

Calvino

la giornata d'uno scrutatore

Pasolini

la meglio gioventù

Pasolini

la religione del mio tempo

Calvino

la speculazione edilizia

Calvino

lezioni americane

Pasolini

poesia ein forma di rosa

Pasolini

poesie a Casarsa

pavese

prima che il gallo canti

Pasolini

una vita violenta

pavese

dialoghi con leucò

pavese

tra donne sole

Sebastiano Vassalli. Marco e Mattio(1992)

Dalla valle di Zoldo, tra le Dolomiti bellunesi, inizia il viaggio di Mattio Lovat, figlio dello "scarpér" del paese, un viaggio verso la follia in un'Italia a cavallo tra la fine del Settecento e gli inizi dell'Ottocento, sullo sfondo di eventi epocali come il crollo della Serenissima e le invasioni napoleoniche. Mattio, considerato uno dei primi casi clinici della psichiatria moderna, fu in realtà una delle tante vittime della miseria che si ammalavano di pellagra. La sua straordinaria vicenda l'ha condotto fino al manicomio dell'isola di San Servolo, a Venezia, ma prima di condannarsi alla fine, Mattio incrocia la sua vita con quella di Marco: misterioso personaggio in continua mutazione, ora ebreo errante, ora incarnazione del demonio, Marco diventa presto compagno e antagonista di una mente ossessionata, colui che insegna a Mattio "a guardare il cielo stellato". Una storia affascinante, che unisce fantasia e realtà, ripercorrendo una vicenda piena di ombre insieme a un personaggio eroico e pazzo, in cui si confondono malvagità e candore.

Sebastiano Vassalli. Io, Partenope (2015)

Di Giulia Di Marco esiste una storia ufficiale, che il tribunale dell'Inquisizione le ha cucito addosso nel Seicento: un'eretica, colpevole di aver sedotto e traviato l'intera Napoli. Poi esiste la storia vera, quella di una religiosa che ha dedicato la vita a soccorrere gli altri, prendendo il nome di "suor Partenope", come la Sirena che protegge la città e che rivive in tutte le sue donne. A loro indica una via nuova verso Dio: l'estasi, una comunione diretta dell'anima ma anche del corpo, senza la mediazione dei sacerdoti. Venerata come una santa, Giulia apre una voragine nell'ordine delle cose, sovvertendo regole e gerarchie. Occhi pericolosi si spalancano su di lei, occhi che non si chiudono neanche di notte: quelli del nemico più temibile, il Papa. Portata a Roma con la forza, Giulia conosce il dolore e l'umiliazione, ma rinasce giorno dopo giorno al fianco di un amico speciale, Gian Lorenzo Bernini, la cui ingenuità in amore si rivelerà grande soltanto come il suo genio. Ideale conclusione di un percorso narrativo lungo oltre trent'anni, con questo romanzo Vassalli ci conduce attraverso una stagione di tenebre e di illusioni, mettendo a nudo le menzogne che l'hanno fatta esistere, e ci ricorda qual è la Chiesa che tutti quanti abbiamo perso.

Moravia. la Noia(1960)

Dino è un pittore che non riesce più a dipingere perché non può stabilire rapporti autentici con la realtà, che gli pare assurda, privata di ogni senso. Dino si illude di trovare un rapporto con le cose grazie alla relazione con una giovane modella, Cecilia. ma questa è sfuggente e inafferrabile. lui cerca di suicidarsi ma non ci riesce

Sebastiano Vassalli. La notte della cometa (1984)

Il libro segue le vicende di Dino Campana (il poeta folle in contrasto radicale con la cultura della sua epoca), partendo dalla prima infanzia, sino al ricovero in manicomio e alla morte. Sono analizzati i complicati e contraddittori rapporti con la famiglia, (subì spesso il rifiuto da parte della madre) e con la scuola, dove, avendo come maestro uno zio paterno, fu troppo frequentemente punito e, ad un tempo, oggetto di grandi pretese di rendimento e successi. Né l'adolescenza gli portò quell'autonomia che gli avrebbe consentito di raggiungere traguardi sereni; con la conseguenza di compiere studi spezzettati e insoddisfacenti. L'entrata nell'età adulta e il distacco dall'ambiente provinciale e soffocante in cui era cresciuto fecero pensare a un decollo del poeta. Inizialmente l'incontro con Ardengo Soffici, suo lontano cugino, sembrava carico di felici promesse. La relazione con la scrittrice Sibilla Aleramo mise però in luce i mille squilibri di una persona che aveva sommo bisogno di aiuto e cure puntuali per dare il meglio di sé. Divenuto violento e asociale, fu internato in alcuni manicomi facenti capo al reparto psichiatrico di Firenze, fino al ricovero definitivo a Castel Pulci. Qui trascorse gli ultimi anni, affezionandosi al luogo e ricevendo le visite regolari della madre.

Beppe Fenoglio. La malora (1954)

Il protagonista del romanzo è AGOSTINO BRAIDA, che ricorda i momenti più tragici della sua vita.La narrazione si apre con l'immagine del cimitero di San Benedetto Belbo, dove è sepolto il padre del ragazzo, e si dilata, nella memoria, agli avvenimenti che precedono e seguono il lutto.La famiglia Braida vive nell'alta Langa, una zona collinare povera di vegetazione e di acqua: la terra non è fertile ed il cibo è scarso.

Antonio Tabucchi. Sostiene Pereira (1994)

Il romanzo è ambientato a Lisbona nel 1938, nel pieno del regime dittatoriale salazarista. Il dottor Pereira è un giornalista che ha abbandonato le rubriche di cronaca nera per dirigere la rubrica culturale di un quotidiano del pomeriggio della città, il Lisboa. Personaggio del tutto mediocre, è un uomo solitario e quieto, senza idee o posizioni politiche, dedito solo alla letteratura, quella francese in particolare, e al ricordo di sua moglie, morta da qualche anno di tisi, al cui ritratto continua a parlare ogni giorno. Pian piano, Pereira inizia a prendere consapevolezza della realtà del regime in cui vive: le violenze, il clima di intimidazione, la pesante censura a cui è sottoposta la stampa. Tutte cose cui non aveva fino ad allora fatto caso, isolato com'era dalla vita reale, concentrato solo sul pensiero della moglie, sulla letteratura e sulla paura della morte. Monteiro Rossi, infatti, dopo aver cercato rifugio nella casa di Pereira (sentendosi ricercato per aver creato, insieme al cugino, dei passaporti falsi), verrà interrogato, picchiato e ucciso da due loschi individui che si dichiarano uomini della polizia politica, in casa dello stesso. Da questo delitto Pereira trarrà la forza per agire: dopo che, per la prima volta, ha consumato un pasto non a base di omelette e limonata (prende un Porto secco), con un trucco azzardato (chiede al dottor Cardoso di fingersi un funzionario della censura che dà il consenso alla pubblicazione dell'articolo nel momento in cui Pereira gli telefonerà dalla redazione), riesce a far pubblicare sul giornale quello che è insieme il necrologio di Monteiro Rossi e un articolo di denuncia verso il regime, costruito con sottile e sapiente ironia. Subito dopo prepara la valigia e fugge dal Portogallo. Da intellettuale abitudinario e pigro, Pereira diventa, quindi, un impegnato oppositore della dittatura. Da antieroe, dunque, egli arriva a compiere un gesto di "eroismo" e di ribellione al regime, che diventa un importante momento di riscatto.

Gadda

La madonna dei filosofi

Gadda

La meccanica

Pavese

La spiaggia

Vincenzo Consolo

Le pietre di Pantàlica L'olivo e l'olivastro

Elsa Morante(1912-1985). Aracoeli(1982)

MANUELE è un uomo infelice, sempre ai margini della propria vita. Sua madre, Aracoeli, una giovane donna andalusa, è l'unica persona dalla quale sente di essere stato amato. Manuele vive nel ricordo degli anni felici dell'infanzia, durante i quali mamma e figlio vivevano in un rapporto perfetto e in una realtà fatta di giochi, favole, cose belle di cui meravigliarsi a ogni ora, come il passaggio di un cane. La vita però cambia le carte in tavola. Prima una morte improvvisa, poi una malattia che trasforma Aracoeli e la allontana dal figlio, dalla famiglia, addirittura da se stessa. Emanuele, ormai adulto, parte per un viaggio in Andalusia, per conoscere i luoghi in cui sua madre è cresciuta. Là sa di non trovare nessuno ad attenderlo e non sa nemmeno esattamente cosa stia cercando. Ma è l'occasione per un viaggio definitivo dentro i ricordi, tra i mille segreti della vita con la madre, che ha conservato come fossero sacri.

Leonardo Sciascia(1921-89). Morte dell'inquisitore (1964)

Nel breve saggio, FRA' DIEGO viene celebrato come un libero pensatore, un eroe di libertà in quanto fu l'unico inquisito che riuscì a vendicarsi dell'inquisitore che lo aveva imprigionato e torturato; Sciascia lascia così trasparire la sua cultura illuminista e la sua avversione per la superstizione. Secondo Sciascia «è un libro non finito, che non finirò mai, che sono sempre tentato di riscrivere e che non riscrivo aspettando di scoprire ancora qualcosa».[1] Diego La Matina, racalmutese come --------, è per lui il «personaggio che non doveva più lasciarmi». Il tema dell'Inquisizione resta delicato secondo lo scrittore, perché «appena si dà di tocco all'Inquisizione, molti galantuomini si sentono chiamare per nome, cognome e numero di tessera del partito cui sono iscritti».[1] --------- vede nel fenomeno un'anticipazione di molti mali della politica e della giustizia del XX secolo: «Mi sono interessato all'Inquisizione poiché questa è lungi dal non esistere più nel mondo».[1] L'intellettuale siciliano prende posizione nella controversia storica detta leggenda nera dell'Inquisizione, ribadendo le posizioni contrarie al tribunale religioso, in contrapposizione agli storici del revisionismo storiografico cattolico, e la veridicità della cosiddetta "leggenda nera".

Calvino

Palomar

Pasolini

Trasumanar e organizzar

Umbero Eco. Il cimitero di Praga(2010)

Trent'anni dopo "Il nome della rosa" ---------- torna in libreria con un nuovo romanzo di ambientazione storica. Lungo il XIX secolo, tra Torino, Palermo e Parigi, troviamo una satanista isterica, un abate che muore due volte, alcuni cadaveri in una fogna parigina, un garibaldino che si chiamava Ippolito Nievo, il falso bordereau di Dreyfus per l'ambasciata tedesca, la crescita di quella falsificazione nota come "I protocolli dei Savi Anziani di Sion", che ispirerà a Hitler i campi di sterminio, gesuiti che tramano contro i massoni, massoni, carbonari e mazziniani che strangolano i preti con le loro stesse budella, un Garibaldi artritico dalle gambe storte, i piani dei servizi segreti piemontesi, francesi, prussiani e russi, le stragi nella Parigi della Comune, orrendi ritrovi per criminali che tra i fumi dell'assenzio pianificano esplosioni e rivolte di piazza, falsi notai, testamenti mendaci, confraternite diaboliche e messe nere. Ottimo materiale per un romanzo d'appendice di stile ottocentesco, tra l'altro illustrato come i feuilletons di quel tempo. Un particolare: eccetto il protagonista, tutti i personaggi di questo romanzo sono realmente esistiti e hanno fatto quello che hanno fatto. E anche il protagonista fa cose che sono state veramente fatte, tranne che ne fa molte, che probabilmente hanno avuto autori diversi. Accade però che, tra servizi segreti, agenti doppi, ufficiali felloni ed ecclesiastici peccatori, l'unico personaggio inventato di questa storia sia il più vero di tutti.

"le ambizioni sbagliate" Moravia

Un giornalista si fidanza e sposa la figlia di un uomo molto ricco. Il protagonista sceglie un matrimonio di convenienza e viene visto come un meschino arrampicatore sociale dalle persone che gli stanno attorno.

Pavese

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi

Beppe Fenoglio. Una questione privata (1963) pubblicato postumo, Fenoglio muore nel 1963

si tratta di Milton, un partigiano badogliano. La prefazione scritta da uno dei maggiori esponenti della letteratura del '900, Italo Calvino, compie una persuadente e convincente analogia tra il romanzo scritto da Fenoglio e l'opera di Ariosto, l'Orlando furioso. A primo impatto sembra fuori contesto tale assonanza, ma leggendo il romanzo ci si accorge che questo parallelismo diventa sempre più sagace, pagina dopo pagina. La storia inizia con la conoscenza di Milton da parte del lettore, un giovane alto e assai magro, che casualmente ritorna nella villa in cui, prima dello scoppio della guerra di resistenza, ebbe un incontro con una ragazza di nome Fulvia. Il ragazzo si innamorò della giovane torinese, e tra di loro nacque un particolare rapporto, rapporto che purtroppo si spezzò al sopraggiungere della guerra contro i fascisti. Ripercorrendo dunque quei posti così a lui tanto cari, Milton si imbatté nella custode della famiglia di Fulvia: dopo un paio di domande poste all'indaffarata donna, Milton venne a conoscenza di una relazione tra la giovane ragazza e Giorgio, un partigiano proprio come lui. La delusione, dopo quelle parole, era percettibile nel ragazzo, che da quel momento in poi, con completa disperazione e frenesia, tenta in tutti i modi di trovare Giorgio, per scoprire che cosa ci fosse veramente tra lui e Fulvia. Ed è qua infatti che il paragone precedentemente accennato trova un senso. Con i fascisti alle spalle Milton salutò in fretta la donna, e scappò via.

Sebastiano Vassalli. Terre selvagge (2014)

Ai piedi del monte Ros, impassibile nella sua armatura di ghiacci, dimora degli dei, centro del mondo conosciuto, si estende una pianura fitta di boschi e pericoli. In questa terra a sud delle Alpi, disabitata e talmente inospitale che nel 101 a. C. non ha ancora un nome, sono schierati uno di fronte all'altro, su una superficie lunga chilometri, i due eserciti più grandi del continente. Duecentomila uomini pronti a combattere corpo a corpo, a massacrarsi fino allo stremo: a fare la guerra nel modo in cui la guerra veniva fatta oltre due millenni fa. Da una parte un popolo di invasori, anzi di "diavoli", che ha percorso l'Europa in lungo e in largo, portando distruzione ovunque, ed è dilagato nella valle del Po saccheggiando città e villaggi, mettendo in fuga gli abitanti. È il popolo dei Cimbri, invincibile da vent'nni e deciso, forse, ad attaccare persino Roma. Dall'altra parte c'è il console Caio Mario, l'uomo nuovo della politica, con il suo esercito di plebei ed ex schiavi, l'ultimo in difesa dell'Urbe.

Elsa Morante

Alibi(1958) il mondo salvato dai ragazzini (1968)

Vasco Pratolini. la costanza della ragione (1963)

Ambientato nella Firenze del dopoguerra il romanzo attraversa i primi venti anni di vita di Bruno, orfano di Rifredi destinato a crescere tra l'angoscia della madre Ivana, la robustezza morale di Milloschi (antico amico del defunto padre divenuto suo tutore) e l'entusiasmo legato al pittoresco mondo che lo circonda. Questo varia passando dai soldati americani della sua prima infanzia alle epiche scorribande con gli amici, le prime memorabili pulsioni della carne, gli ideali di natura primitiva ma marcati, i sogni di assunzione alla Gali (Officine Galileo), il primo vero amore. Eternamente in conflitto con la rassegnazione, la lascivia e la cieca ostinazione con cui i suoi "vecchi" affrontano la vita, Bruno si concentra su se stesso cercando risposta alle proprie inquietudini con il pragmatismo e la concretezza dei calcoli matematici. Complice l'amore per Lori esso si scontra fortemente e in continuazione con il mondo che esso stesso aveva avuto premura di costruire, soggetto soltanto alle regole della ragione. Egli stesso ne esce sconfitto e ferito a morte, ma quanto mai vincitore, arricchito nella prospettiva di poter ottenere la capacità di conoscere e gestire le giostre che il sentimento scuote e finalmente capace di godere la propria intelligenza e la propria sensibilità senza il dogmatico peso di estreme razionalizzazioni.

Sebastiano Vassali. Abitare il vento (1980)

Antonio Cristiano Rigotti, detto Cris è un terrorista illuso di poter cambiare il corso della storia che va incontro al fallimento e si suicida. tema della follia del presente

Leonardo Sciascia (1921-89). Il contesto (1971)

Dopo l'omicidio di un giudice, la polizia si mobilita ed invia sul posto uno dei suoi uomini migliori, l'ispettore Rogas, dotato di cultura ed ironia, seguirà una propria pista anche se gli alti vertici e i politici lo costringono a seguire la pista dei gruppi eversivi. Comincia così un percorso intrecciato di sospetti e di ulteriori omicidi di giudici che coinvolgono ministri, servizi segreti e pedinamenti. A chi lo accusava di aver preso spunto dall'omicidio del giudice Pietro Scaglione avvenuto proprio a maggio 1971 rispondeva che il suo romanzo era stato scritto molto prima. Quanto al romanzo, parodia, a ben vedere, più che un romanzo giallo è una critica al "sistema" politico e clientelare il quale bada più ai propri interessi che alla Giustizia. Particolarmente illuminanti sono i colloqui del protagonista con il ministro e quello con il presidente della corte che rivelano le contraddizioni e le aberrazioni a cui sono giunte queste cariche.

Vasco Pratolini. Cronache di poveri amanti (1947)

Egisto Nesi, carbonaio Oreste, parrucchiere La vicenda è ambientata a Firenze tra il 1925 e il 1926 e i protagonisti del romanzo sono gli abitanti, in gran parte proletari e sottoproletari, di via del Corno che si trova tra il Palazzo Vecchio e Santa Croce, la stessa via in cui l'autore aveva trascorso alcuni anni della sua giovinezza. Attraverso la memoria il narratore diventa parte integrante delle storie che racconta e diretto testimone. Il romanzo corale descrive lo sconvolgimento che l'affermarsi del fascismo porta nella vita dei cosiddetti "cornacchiai". Nel piccolo cosmo della via sono così rappresentate le tante facce della realtà fiorentina quotidiana ma anche italiana.

Elio Vittorini. Erica e i suoi fratelli (1936)

Erica è una bambina timida che deve assumersi la responsabilità dei suoi fratelli fino a doversi prostituire.

Umberto Eco. la misteriosa fiamma della regina Loana(2004)

GIANBATTISTA BODONI detto Yambo, già insegnante di lettere, vive a Milano con sua moglie Paola, dove ha anche lo studio bibliografico. L'uomo è colpito da un ictus, risvegliandosi dopo alcuni giorni completamente senza memoria relativamente alla sua storia passata (memoria episodica), mentre molte altre conoscenze gli sono restate, come le nozioni apprese a scuola (memoria semantica). Per ritrovare la memoria perduta decide, spinto dalla moglie, di recarsi fra Langhe e Monferrato dove lo attende la casa dell'infanzia con i propri ricordi materiali. Riscoprendo vecchi quaderni, le antiche letture, i dischi e i fumetti della sua giovinezza, riesce pian piano a recuperare parte del suo passato. Ripercorre dunque un'ampia rassegna di fumetti, romanzi, testi musicali dagli anni venti agli anni quaranta, fra i quali un albo fumettistico di Cino e Franco omonimo del romanzo.[1] La scoperta, nella biblioteca del nonno, di un antico libro, che Yambo aveva inutilmente cercato durante la sua carriera professionale precedente, gli provoca un nuovo ictus che lo fa ripiombare in uno stato d'incoscienza, in cui però riesce a recuperare tutti i ricordi che ancora gli mancavano, ma come Martin Eden protagonista dell'omonimo romanzo di Jack London, che era stato uno dei suoi testi di formazione: "nello stesso istante in cui seppe, cessò di sapere".

Moravia "gli indifferenti" 1929

I fratelli Carla e Michele Ardengo sono due giovani incapaci di provare veri sentimenti, in balia della noia (tema fondamentale, collegato alla sua opera La noia, fondamentale per una comprensione totale dell'opera de Gli Indifferenti) e dell'indifferenza di fronte al declino sociale ed economico della loro famiglia. Mariagrazia, la madre rimasta vedova, trascorre una vita abitudinaria e legata ai clichés morali della borghesia, in uno stato di inconsapevolezza. Nel giorno del ventiquattresimo compleanno di Carla, Leo Merumeci (l'amante della madre Mariagrazia) tenta di approfittare della giovane, facendola ubriacare. Il tentativo però fallisce perché Carla si sente male e vomita...

Antonio Tabucchi. Notturno indiano (1984)

Il nuovo romanzo di ----------- si presenta al lettore sotto la cifra del viaggio, dell'esotismo, del mistero: l'ambientazione indiana, rigorosa e quasi documentaria, e tuttavia soltanto lo sfondo, a tratti inquietante a tratti fuggente, di una vicenda che utilizza i canoni di più generi letterari fondendoli in un pastiche di indubbio fascino. ROUX, il protagonista, è alla ricerca dell'amico XAVIER, disperso in India da tempo. Gli spostamenti di Roux, di volta in volta misteriosi o coerenti, avventurosi o banali, sono popolati da incontri (il medico, l'indovino deforme), sogni allucinazioni, brandelli di ricordi. Sarebbe forse possibile definire questo libro un viaggio nella memoria, che utilizza i due registri paralleli della vita vissuta e della letteratura e la cui conclusione non pare andare oltre l'inizio: Xavier non vuol essere trovato, Roux non vuole trovare.

Vasco Pratolini. Metello (1955) stagione neorealistica

Il protagonista del romanzo, Metello Salani, è figlio del renaiolo[1] anarchico Caco, morto affogato nell'Arno in un incidente di lavoro; la madre invece era morta di parto pochi mesi prima, e il bimbo era stato messo a balia fuori Firenze, da Isolina Tinaj. Alla morte del padre, Metello viene allevato insieme ai figli naturali dei Tinaj fino ai 15 anni, lavorando la campagna. ricostruisce le conquiste operaie negli ultimi decenni del secolo, attraverso le vicende di un giovane muratore.

Beppe Fenoglio. Un giorno di fuoco (1963)

Il protagonista è GALLESIO DI GORZEGNO: un uomo solitario, disperato, che combatte la sua guerra contro le istituzioni, convinto, fino al suicidio finale, di poter ottenere giustizia soltanto con la violenza.L'ambiente ricorda la società contadina de La malora, dominata da un destino che annienta progressivamente tutte le sue vittime.Gallesio, sfruttato dal fratello, che pretende da lui un considerevole interesse per il denaro che gli ha prestato, vorrebbe sposare una donna ricca, per far fronte all'ingente debito, ma il parroco non lo aiuta e scoraggia la promessa sposa.Dall'ingiustizia nasce la lucida follia del protagonista: egli "dà la parola alla doppietta" e, per vendicarsi dei torti subiti, uccide il fratello, il nipote, il parroco ed un carabiniere.Gallesio vive e muore in uno scenario epico, attraverso i racconti e le testimonianze di altri personaggi; ma all'atmosfera leggendaria si oppone, per contrasto, il realismo delle immagini violente suggerite dalla narrazione e, soprattutto, la disincantata considerazione finale della zia di Fenoglio: "tutto il male che capita su queste Langhe la causa è la forte ignoranza che abbiamo[1]".

Elio Vittorini. Conversazione in Sicilia (nasce dalla crisi determinata dalla guerra di spagna)

Il protagonista è SILVESTRO FERRAUTO, intellettuale e tipografo, che vive a Milano da 15 anni. È figlio di Costantino (impiegato delle ferrovie) e Concezione, che ha lasciato quando aveva 15 anni per tentare di trovare lavoro al Nord Italia. Quando riceve la lettera di suo padre che gli annuncia di aver lasciato la moglie per andare a Venezia con un'altra donna, si decide a tornare al suo paese in coincidenza dell'onomastico della madre. Prende il treno senza avvisare e torna nella sua isola. Durante il viaggio, Silvestro incontra alcuni personaggi che lo colpiscono particolarmente...

Sebastiano Vassalli. Cuore di pietra (1996)

Il romanzo della vita di una casa, in una città di provincia, dagli inizi del Regno d'Italia ai giorni nostri. Un secolo e mezzo di piccoli fatti memorabili visti dalla parte della gente comune, sullo sfondo dei grandi eventi della nostra storia. ----------- racconta, famiglia dopo famiglia, il carattere degli italiani, i vizi e le virtú in cui tutti noi, con affetto o con rabbia, con nostalgia o con qualche malumore, potremo riconoscerci.

Sebastiano Vassalli. L'alcova elettrica(1986)

Il romanzo ricostruisce un processo al pudore iniziato nel 1913 che ha come protagonista Lacerba, una rivista inizialmente nata come pubblicazione di varia cultura e poi divenuta sostenitrice del futurismo. All'origine del processo vi è un articolo scritto quasi casualmente e certamente senza grande rilevanza da Italo Tavolato, «un ragazzone massiccio, un po' stempiato, un po' miope[1]», con un modo di parlare che «sembrerebbe un anziano gentiluomo infastidito dalla vita», giovane collaboratore del direttore Giovanni Papini, incoraggiato da quest'ultimo a scrivere un Elogio alla prostituzione che si rifacesse al Manifesto futurista della lussuria pubblicato poco tempo prima a Parigi da Valentine de Saint-Point. Il 1º maggio 1913 compare quindi su Lacerba l'elogio contro la morale sessuale di moralisti e pretaioli. Scoppia subito una grandissima polemica, e segue uno scandalo, prevedibile ma non voluto, ingigantito da una denuncia del sostituto procuratore del re. Lacerba vende centinaia di copie. Tavolato è quindi incriminato, ma si cerca di incolpare anche il giornalista Guido Pogni, direttore responsabile de Lacerba. Ha così inizio processo di grandissima portata che coinvolge giornalisti, letterati, politici, avvocati, pittori, persone dell'alto clero, aspiranti damerini e superuomini mancati. Coinvolti nel processo ci sono Giovanni Papini, «un nipotino sgraziato del superuomo di Nietzsche, un misto di goliardia e canaglieria dai comportamenti contraddittori», Filippo Tommaso Marinetti, Giuseppe Prezzolini, Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Dino Campana e un socialista emergente, il giovane direttore dell'Avanti!, Benito Mussolini. Il 10 gennaio del 1914 Lacerba viene assolta, cadono le accuse di reato e in aula si grida viva il futurismo e viva le prostitute.

Elsa Morante. Menzogna e sortilegio(1948)

Il romanzo ripercorre le vicende di una famiglia nell'arco temporale di circa vent'anni. È ambientato in una città del meridione, quasi certamente in Sicilia. La storia è narrata da Elisa che rimasta sola dopo la morte della sua madre adottiva, Rosaria, racconta la vita dei suoi genitori e dei suoi nonni. Scritto subito dopo la seconda guerra mondiale, la ---------- con questo romanzo ha iniziato il suo lungo percorso letterario. "O impareggiabile prosapia! Mia madre fu una Santa, mio padre un granduca in incognito, mio cugino Edoardo un ras dei deserti d'oltretomba e mia zia Concetta una profetessa regina. Si fissarono così, in solenni aspetti a me familiari, le maschere delle mie futili tragedie...". Così assediata da tali "magnifiche" ombre, l'io narrante di Menzogna e sortilegio s'incammina verso la necropoli del proprio mito familiare: pari a un archeologo che parte verso una città leggendaria.

Primo Levi. La chiave a stella (1978)

Il romanzo è composto da quattordici capitoli narrati in prima persona, ciascuno dei quali consiste di un episodio autonomo. In essi il narratore (che si può identificare con l'autore) riferisce i racconti di LIBERTINO FAUSSONE, detto Tino, operaio specializzato nel montaggio di ponti, tralicci e gru. Faussone racconta casi ed eventi tratti principalmente dalle sue esperienze di lavoro; i colloqui tra il narratore e Faussone avvengono in una città non nominata dell'Unione Sovietica, sul basso Volga, dove entrambi si trovano per lavoro e si sono incontrati. Faussone viene inviato in tutte le parti del mondo, dall'Alaska all'India, dall'Africa alla Russia, dove fa esperienze e vive avventure che a volte mettono a repentaglio la sua vita per la durezza del lavoro, sempre con i suoi attrezzi da montatore e la fiducia nelle proprie capacità. Alla tranquillità di una vita sedentaria, sicura ma monotona, preferisce la varietà del viaggio: «Se uno sta a casa sua magari è tranquillo, ma è come succhiare un chiodo. Il mondo è bello perché è vario.» Alla fine, è il narratore/Levi a raccontare una sua avventura, in cui un cliente russo solleva una disputa su una partita di vernici apparentemente difettosa, e su come egli riesce a dimostrare la bontà del prodotto.

Elsa Morante (1912-85). L'isola di Arturo(1957)

Il romanzo è un'esplorazione attenta della prima realtà verso le sorgenti non inquinate della vita. L'isola nativa rappresenta una felice reclusione originaria e, insieme, la tentazione delle terre ignote. L'isola, dunque, è il punto di una scelta e a tale scelta finale, attraverso le varie prove necessarie, si prepara qui, nella sua isola, l'eroe ragazzo-Arturo. È una scelta rischiosa perché non si dà uscita dall'isola senza la traversata del mare materno; come dire il passaggio dalla preistoria infantile verso la storia e la coscienza.

Leonardo Sciascia (1921-89). Todo modo(1974)

Il romanzo, ambientato negli anni settanta, ha come protagonista un famoso pittore, di cui non viene mai fatto il nome, che ha bisogno di un periodo di pace in solitudine. Alla vista di un cartello che indica un eremo, l'Eremo di Zafer (non meglio definito geograficamente), il pittore pensa di recarvisi. Scopre poi che l'eremo è stato trasformato in un hotel fondato dall'ambiguo DON GAETANO e che in certi periodi dell'anno ospita persone di alta estrazione sociale (ministri, politici, direttori di banche...) per ritiri spirituali. L'ennesimo ritiro sarebbe iniziato dopo solo qualche giorno: nell'albergo si trovano, all'arrivo del pittore, soltanto cinque donne. A seguito del colloquio con Don Gaetano, enigmatico ed inquietante personaggio di vastissima cultura, al pittore viene concesso di rimanere ad assistere al ritiro spirituale. Ma, proprio durante la recita del rosario, si assiste all'omicidio di uno dei notabili, l'ex senatore MICHELOZZI: tutti vengono sospettati, meno che Don Gaetano, il pittore e il cuoco, che avevano assistito insieme all'accaduto, lontani dalla processione di Don Gaetano e dei suoi ospiti. Il procuratore Scalambri, ex compagno di scuola del pittore e primo della classe, cerca di risolvere il delitto, ma ogni sua mossa gli viene suggerita dal pittore stesso. Una sera, ricostruendo l'accaduto, disegnandolo perfettamente nella memoria e su carta, il pittore trova la soluzione all'omicidio di Michelozzi, e anche quella all'omicidio dell'avvocato Voltrano, avvenuto dopo il primo. La soluzione, però, non viene rivelata e il giorno seguente Don Gaetano viene ritrovato morto nel bosco, con una pistola accanto al corpo. Per gli investigatori la matassa della vicenda pare insolubile; in chiusura non viene rivelato chi ha commesso i vari omicidi e l'eremo-albergo viene sgomberato. Lo stesso narratore, fra l'altro, si "dichiara colpevole" del delitto. è una citazione: "-------------- para buscar la voluntad divina" = "Ogni mezzo per cercare la volontà divina", dagli Esercizi spirituali di Sant'Ignazio di Loyola che, fondatore dell'ordine dei Gesuiti, rappresenta un modello di cultura elitaria proprio come quello che rappresenta Don Gaetano nel romanzo e come quella che ---------- prende a modello, a partire da Stendhal.

Beppe Fenoglio. I ventitré giorni della città di Alba (1952)

Questo narra della conquista partigiana di Alba, avvenuta il 10 ottobre 1944. Privi degli aiuti alleati, i partigiani resistono poche settimane prima di cedere nuovamente la città all'esercito della Repubblica Sociale Italiana il 2 novembre successivo, dopo, appunto, 23 giorni.

Sebastiano Vassalli. La morte di Marx (2006)

brevi storie scritte da ----------------- e pubblicate nel 2006 dalla casa editrice Einaudi. Attraverso queste storie Vassalli indaga i mutamenti antropologici dell'uomo moderno e le loro conseguenze. Il libro è diviso in tre parti: la prima Ciao, Kafka è composta da 8 racconti, più un breve prologo e un congedo, la seconda "La morte di Marx e altri racconti" da cinque storie, mentre l'ultima, Dopotutto è amore, presenta sei storie per il nuovo millennio.

Vincenzo Consolo. Lo spasimo di Palermo (1998)

In un piccolo albergo di Parigi, dove aspetta di incontrare il figlio esule per terrorismo, lo scrittore Gioacchino Martinez ricorda la sua infanzia in Sicilia, negli anni della guerra, la tragedia che ha segnato la sua vita, e un altro trauma, tanto più piccolo ma non meno ossessivo: un film, Judex, visto all'oratorio, dove le avventure di un giustiziere in mantello nero venivano improvvisamente interrotte dalle incursioni belliche. Quando decide di ritornare a Palermo, Gioacchino, per una delle inesplicabili coincidenze della vita, incontra un altro "Judex": un giudice senza mantello, che crede nello Stato, un uomo che, andando a trovare la madre nel palazzo di fronte a quello dello scrittore, incontrerà un'atroce fine...

Vincenzo Consolo. Lunaria (1985)

In una Palermo di fine Settecento, una mattina il Viceré si sveglia madido e tremante: ha sognato che la Luna è caduta dal cielo e, una volta raggiunto il terreno, si è spenta, lasciando nel cielo un buco nero. La giornata del Viceré prosegue nella sala delle udienze dove egli acconsente svogliatamente alle richieste più svariate, tra cui spiccano quelle degli Inquisitori che chiedono la libera circolazione per gli officiali, i ministri e i familiari del Sant'Offizio, armati di qualsivoglia arma. A conclusione dell'udienza i ministri srotolano una mappa sulla quale sono indicati i possedimenti vicereali sul quale il Viceré fa scorrere il suo scettro che inspiegabilmente si impunta su una estrema Contrada senza nome.A questo punto la scena si apre sulla Contrada senza nome, dove alcuni villani guardano sorpresi la Luna che sta per sorgere e che appare insolitamente grande e colorata, in parte, di rosso scarlatto. Dopo un po' la Luna ritorna ad essere bianca e luminosa, ma comincia a creparsi e falde di luna cominciano a piovere a terra. Un Caporale ubriaco intima ai villani di raccogliere i cocci di Luna e di metterli in una giara, quindi ordina ad uno di loro, Mondo, di andare dal Viceré per riferire l'accaduto e chiedere istruzioni sul da farsi.

Sebastiano Vassalli. Stella avvelenata (2003)

L'autore, con un classico espediente narrativo, finge il ritrovamento di un antico manoscritto in cui è narrata la storia di Leonardo Sacco, un giovane chierico che, nel 1441, dal suo paese, Casale Monferrato, parte in peregrinatio academica alla volta di Parigi, dove avrebbe voluto frequentare l'Università. Il viaggio, però, si rivela molto pericoloso: le strade, infatti, erano insicure e piene di briganti. Proprio in seguito all'incontro con un ladro che lo deruberà di ogni suo avere, il chierico Leonardo si unisce alla setta di eretici del "Libero Spirito", giungendo insieme a loro fino al porto francese de La Rochelle. Qui scopre il segreto utopico dei suoi compagni di viaggio: hanno intenzione di attraversare l'Oceano per giungere dall'altra parte del mondo, nella mitica Atlantide, dove poter vivere liberi e felici e non perseguitati dall'Inquisizione. Leonardo allora decide di partire insieme a loro e viene incaricato di tenere il diario di bordo. Il viaggio della Stella Maris, la loro nave, comandata dal capitano Cat, l'unico ad essere già stato in gioventù nella leggendaria isola di Atlantide, è estremamente travagliato. Molti partecipanti muoiono, ma alla fine la Stella Maris riesce ad arrivare alla terra che oggi noi chiamiamo America. Ben presto avvengono i primi contatti con i nativi, che Leonardo chiama protouomini; con loro grande stupore si accorgono che queste persone non sono diverse da quelle del resto del mondo: anche loro sono violente e opportuniste. Non esiste una stella che non sia in qualche modo avvelenata.

Leonardo Sciascia. Candido, ovvero un sogno fatto in Sicilia (1977)

L'opera di ---------- si rifà al racconto filosofico di Voltaire, pubblicato nel 1759: si ritrovano una serie di capitoli brevi preceduti da un riassunto di una o due frasi, il tono dominante è l'ironia, l'attacco alla Chiesa, delinea un certo anticlericalismo, i personaggi si ricollegano: Candide/Candido; Pangloss/don Antonio, i temi sono tratti dalla realtà contemporanea: ad esempio, per Voltaire il terremoto di Lisbona del 1755; per ----------, la realtà politica del dopoguerra, contrassegnata dalla Democrazia Cristiana e dal PCI. Il nome dello scrittore francese è citato diverse volte, e l'autore gioca con il lettore: " Come poi entrambi avessero attraversato ginnasio, liceo e università senza mai sentire parlare di Voltaire e di Candido, non è da stupirsene : capita ancora " . La sincerità di Candido mette a nudo le ambiguità insite nelle due "chiese" ideologiche principali dell'epoca nella società italiana, cattolicesimo e comunismo: comunisti che si sposano e battezzano i propri figli in chiesa, ex-fascisti riciclatisi come democristiani. Per quanto riguarda il cattolicesimo, esemplare è la frase del dotto teologo che chiede le dimissioni dell'arciprete: "non è che la verità non sia bella: ma a volte fa tanto di quel danno che il tacerla non è colpa ma merito". Per quanto riguarda il comunismo invece, malgrado Candido volesse donare tutte le terre ai contadini e avesse denunciato un tentativo di corruzione per l'appalto di un ospedale, rimane ancora una volta incompreso ed espulso dal partito comunista.

Elio Vittorini. Uomini e no(1945)

La figura centrale del racconto è ENNE 2, capitano dei GAP a Milano, che seguiamo tra le sue vicende sentimentali e le azioni partigiane compiute assieme ai propri compagni. Dal punto di vista sentimentale, il personaggio è lacerato dal suo amore impossibile per BERTA, donna sposata che non sa decidersi a lasciare il marito. Le riflessioni sulla loro dolorosa storia sono affidate ad alcuni capitoli scritti in corsivo con i quali l'autore frammenta la narrazione portandola su un piano simbolico e psicologico.

Elsa Morante. Scialle andaluso

La protagonista, GIUDITTA, ha lasciato tutto per seguire la passione per il teatro e il canto, e fa la ballerina nel teatro dell'opera. Il figlio maggiore, ANDREA, è geloso di quella passione per il teatro che gli sottrae l'affetto per la madre, e come per punirla entra in seminario. Anni dopo il ragazzo ritrova la madre su un manifesto, e preso dalla nostalgia evade dal collegio per vederla sulla scena: talmente incantato da non capire che lei è ormai un'attrice scadente, presa in giro crudelmente dal pubblico. Ma la madre avvolge il ragazzo nel suo grande scialle andaluso e insieme se ne vanno. Solo in seguito Andrea capisce che lei lo ha fatto solo perché il teatro le ha voltato le spalle. E il ragazzo può solo immaginare il ruolo che è destinato a recitare: «Come sarà? Egli vorrebbe immaginare il futuro se stesso, e si compiace di prestare a questo Ignoto aspetti vittoriosi, abbaglianti, trionfi e disinvolture! Ma, per quanto la scacci, ritrova sempre là, come una statua, un'immagine, sempre la stessa, importuna: un triste, protervo Eroe avvolto in uno scialle andaluso».

Vasco Pratolini. lo Scialo(1960)

La storia è ambientata nella città di Firenze tra le due guerre mondiali e costituisce una sorta di affresco del capoluogo nell'epoca del fascismo, con molti dei personaggi noti descritti da chi ha vissuto con loro il periodo. si concentra sulla borghesia, descrivendo lo sfacelo morale di questa classe nel periodo fascista

Vincenzo Consolo. Il sorriso dell'ignoto marinaio(1976)

La vicenda narrata trae spunto dal ritratto di un affascinante ed enigmatico uomo vestito di nero, dipinto da Antonello da Messina e noto come l'Ignoto marinaio, ritrovato dal barone Enrico Pirajno di Mandralisca nella bottega di uno speziale di Lipari. Di qui la storia si dipana, sullo sfondo del Risorgimento siciliano, dall'incanto delle isole Eolie all'affascinante Cefalù fino a Messina, città continuamente cancellata dalla forza della natura, e Palermo, con il suo passato di eterna violenza politica e sociale. Un viaggio attraverso l'Isola, alla scoperta di luoghi reali e simbolici, specchi fedeli e immoti della condizione dell'uomo e della Storia.

Paolo Volponi. Le mosche del capitale

La vicenda prende spunti autobiografici, l'autore infatti lavorò per Olivetti e Fiat, assorbendo conoscenze sul mondo aziendale che si riversano puntuali nell'opera. Ambientato tra il 1979 e il 1980, il romanzo narra la storia del dirigente industriale Bruto Saraccini. Egli è un umanista e poeta con valide competenze aziendali, con in testa un piano per una riforma democratica e progressista dell'impresa. Lavora per l'azienda MFM diretta dal presidente Ciro Nasàpeti che all'inizio vuole promuoverlo al ruolo di amministratore delegato, ripiegando poi sul rigido Ing. Sommersi Cocchi. Allora Saraccini si licenzia. Viene contattato dal Megagruppo di donna Fulgenzia per delle consulenze. Dopo i colloqui con il nipote Dottor Astolfo, capisce che neanche lì potrà realizzare i suoi progetti e nessuno è pronto per comprenderli. Alla fine rinuncia a diventare capo del personale del Megagruppo e ritorna alla MFM per un breve incarico triennale. Nel frattempo Nasàpeti, che ormai lo disprezza arrivando anche ad accusarlo di terrorismo, si ammala e muore. In parallelo alla trama principale sono narrate le vicende dell'operaio Antonino Tecraso, accusato di azioni sovversive e incarcerato insieme ad altri 56 compagni.

Elsa Morante. La storia(1974)

La vicenda si svolge a Roma fra il 1941 e il 1947. Ida Ramundo, una maestra mezza ebrea rimasta vedova con un figlio, Nino, viene violentata da un soldato tedesco e concepisce un secondo figlio, che ella chiamerà Giuseppe. Quando la loro casa resta distrutta da un bombardamento, la famiglia si trova coinvolta dalla guerra. Ida e Giuseppe (Useppe) vivono in un centro per sfollati, mentre Nino si unisce ai partigiani. La vita si fa sempre più difficile per Ida, costretta a vagare per la città in cerca di cibo per il suo bambino. Ma Useppe in questo mondo caotico degli sfollati trova una sorta di incantata felicità. Tra i compagni di Nino c'è Davide Segre, ebreo, la cui famiglia è stata sterminata in Germania. La fine della guerra non porta alcun sollievo a Ida: Nino rifiuta di tornare alla vita normale di prima della guerra e muore in uno scontro a fuoco con la polizia. Davide muore per una overdose. Useppe si rivela affetto di una grave forma di epilessia. Il finale è tragico per Useppe, Ida e Bella, la grande cagna maremmana che viveva con loro.

Un infinito numero (1999)

Mecenate, Virgilio e il suo segretario Timodemo, in viaggio nelle terre degli antichi etruschi, scopriranno le vere origini di Roma e altre strabilianti cose: per esempio, che cos'è il tempo e perché scrivere significa morire.

Leonardo Sciascia(1921-1989). l'Affaire Moro (1979)

Mentre, in una nobile gara di codardia, i politici italiani, nonché i giornalisti, si affannavano a dichiarare che le lettere di Moro dalla prigionia erano opera di un pazzo o comunque prive di valore perché risultanti da una costrizione, ---------- si azzardò a leggerle, con l'acume e lo scrupolo che sempre aveva verso qualsiasi documento. Riuscì in tal modo, sulla base di quelle lettere, a ricostruire una intelaiatura di pensieri, di correlazioni, di fatti che sono, fino a oggi, ciò che più ci ha permesso di capire, o di avvicinarci a capire, un episodio orribile della nostra storia.

Sebastiano Vassalli. Comprare il sole (2012)

Nadia Motta ha ventiquattro anni, nessun sogno e un'unica ambizione: il denaro. La sua vita da studentessa è solo una farsa, e i lavori occasionali piú disparati le permettono di tirare avanti. Perché preoccuparsi? Il futuro prima o poi le «verrà incontro da solo». E per quanto riguarda gli uomini? Faccende di poco conto. Se sua madre Stefi si definisce una «femminista storica» e crede di poterne fare a meno, lei è una «postfemminista»: inutile prenderli troppo sul serio, meglio puntare su un fidanzato con un bel lato «b» (babbeo), come Eros, che pensa di essere un grand'uomo ma gliela dà sempre vinta. Solo una cosa conta davvero, su questo Nadia non ha dubbi: i soldi, quella corrente che nasce chissà dove e spinge le nostre vicende in una direzione o nell'altra. E i soldi arrivano: Nadia vince ventuno milioni a una super lotteria, ritrovandosi da un giorno all'altro a dover maneggiare una cifra a sei zeri che solleverà le sue certezze come palloncini, fino a farle scoppiare in un mondo di traffici e avvocati, conti all'estero, misteri della finanza e amici dal lato «i» (quello intelligente) e dal lato «s» (quello stronzo) fin troppo sviluppati. Sola, e abbandonata a se stessa, Nadia sogna una città metafisica dove tutto è in svendita, piena di manichini sorridenti, castelli in aria e ruote panoramiche, e dove il Signore dei Saldi e dei Soldi sta in agguato appeso a un'enorme ragnatela... ---------------- è una commedia sul denaro crudele e attualissima, un balletto vertiginoso sul nostro mondo fatto di apparenze, su una «società di poveri ricchi» che ha perso il senso delle cose.

Sebastiano Vassalli. La chimera(1990)

Nel 1610 Zardino è un piccolo borgo immerso tra le nebbie e le risaie a sud del Monte Rosa. Un villaggio come tanti, e come tanti destinato a essere cancellato senza lasciare tracce. C'è però una storia clamorosa, soffocata sotto le ceneri del tempo, che ---------------------- ha riportato alla luce: la storia di una donna intorno alla quale si intrecciano tutte le illusioni e le menzogne di un secolo terribile e sconosciuto. ANTONIA, una trovatella cresciuta nella Pia Casa di Novara, un giorno viene scelta da due contadini e portata a Zardino, dove cerca di vivere con la fede e la semplicità che le hanno insegnato le monache. Ma la ragazza è strana, dice la gente. Perché è scura d'occhi, pelle e capelli, come una strega, e una volta è svenuta al cospetto del vescovo Bascapè, l'uomo che doveva diventare Papa e che si è messo in testa di trasformare in santo chiunque abiti quelle terre. E poi perché Antonia è bella, troppo bella, ed è innamorata, ed è indipendente: in lei ci dev'essere per forza qualcosa di diabolico... Vassalli illumina gli angoli più oscuri di un secolo senza Dio e senza Provvidenza, ricostruendo un episodio che è stato crocevia di molti destini e che, in un turbine di menzogne e fanatismi, ci dice molto di come si è formato il carattere degli italiani.

Paolo Volponi. Il pianeta irritabile

Nel 2293 quattro esseri viventi - la scimmia Epistola, feroce e terrorista, l'oca Plan Calcule, l'elefante Roboamo e un nano dai molti nomi - si sottraggono alle ceneri di un'esplosione atomica e iniziano un viaggio alla ricerca di un'improbabile salvezza in un nuovo universo. I quattro grotteschi cavalieri dell'Apocalisse devono eliminare ogni ostacolo ed essere vivente che incontrano sul loro cammino, mentre tra scoppi d'ira, fantasie di massacro, incubi della materia, l'imitatore del canto di tutti gli uccelli li segue senza rivelarsi, in vista dell'ultima grande battaglia. Pubblicato per la prima volta nel 1978, il libro contiene un'ammonizione e una speranza, oggi ancora più attuali. Il naufragio del pianeta è evitabile se la vita sarà protetta dal grande nemico del gruppo: la deficiente razionalità del sistema economico.

Sebastiano Vassalli. il cigno (1993)

Nella Palermo del 1893 Raffaele Palizzolo, detto "----------", è deputato parlamentare e consigliere del Banco di Sicilia: è arrivato al potere giocando in borsa con i soldi dei risparmiatori. Emanuele Notarbartolo, che ha diretto l'istituto bancario per oltre dieci anni, quando viene allontanato dal suo incarico per volere del Cigno denuncia la situazione di illegalità in cui è sprofondato il Banco, fino a ottenere l'apertura di un'inchiesta. Ma non può portare a termine il suo compito di testimone, perché viene barbaramente ucciso a coltellate su un treno diretto a Palermo. Al centro di tutto, lo scandalo del Banco di Sicilia e gli ultimi governi di Francesco Crispi, il grande manovratore. La storia del primo delitto di mafia nella Sicilia di ieri, diventa lo specchio inquietante di tutte le connessioni tra mafia e politica che continuano a inquinare la vita italiana di oggi.

Pavese

Paesi tuoi

Pavese. Notte di festa

Pubblicati dopo la morte di --------, questi brevi racconti contengono tutti i temi che ritorneranno approfonditi e rinnovati nei romanzi: l'amara solitudine del prigioniero, l'incanto primitivo della campagna e quello tutto particolare della periferia di città, le aspirazioni fallite degli intellettuali e le inquietudini del mondo borghese. Con uno stile limpido, un linguaggio sobrio, una narrazione tesa, ------- riesce a restituire la sofferta realtà della condizione umana senza lasciare spazio a ingenue e illusorie speranze.

Primo Levi (1919-1987). La tregua (1963)

Racconta il lungo viaggio del deportato ebreo per ritornare in Italia, nella città natale di Torino, con mesi di spostamenti nell'Europa centro-orientale. La sua testimonianza rappresenta quella dei milioni di sfollati al termine della Seconda Guerra Mondiale, in grandissima parte ex detenuti del Reich tedesco, sia lavoratori coatti che sopravvissuti ai campi di concentramento. Il libro vinse il Premio Campiello nel 1963.[1] Lo stesso anno aveva raggiunto la finale del Premio Strega, che venne assegnato a Natalia Ginzburg.

Vincenzo Consolo

Retablo Nottetempo, casa per casa

Leonardo Sciascia. Il giorno della civetta (1961)

SALVATORE COLASBERNA, presidente di una piccola impresa edilizia chiamata Santa Fara, viene ucciso nella piazza Garibaldi, mentre sale sull'autobus per Palermo. All'arrivo dei carabinieri, i passeggeri si allontanano alla chetichella, l'autobus resta vuoto e rimangono soltanto l'autista e il bigliettaio, che comunque di fronte alla divisa non riconoscono il morto e non si ricordano chi fossero i passeggeri. Il venditore di panelle, rimasto a terra al momento del delitto, è scomparso. Un carabiniere lo trova all'ingresso della scuola elementare, dove come al solito vende i suoi prodotti, e lo accompagna dal maresciallo Arturo Ferlisi. Ma neanche lui sa nulla e, anzi, dice di non essersi nemmeno accorto dello sparo. Dopo due ore di interrogatorio il panellaro ricorda che, all'angolo tra via Cavour e piazza Garibaldi, verso le sei, ha sentito due spari provenire da un sacco di carbone situato vicino al cantone della chiesa.

Sebastiamo Vassalli. L'oro del mondo (1987)

Sebastiano è un giovane Huckleberry Finn padano che alla fine della Seconda guerra mondiale, quando gran parte della popolazione nel nord Italia soffre la fame, vive il passaggio verso la maturità con lo zio al quale un padre irresponsabile e affarista l'ha affidato. È ambientato tra la città di Novara e le rive del Ticino i cercatori d'oro sperano di scovare nel fiume un poco di fortuna e lo fanno accanto a bracconieri, ambulanti e barcaioli. Così, in una specie di frontiera americana alla Mark Twain, tra la città di Milano e la pianura del Piemonte, tutti tentano di voltare le spalle alle macerie del conflitto appena finito. Questa narrazione picaresca (che apre squarci su epoche e piani diversi con temi come l'eccidio di Cefalonia e i compromessi dell'industria culturale e letteraria con protagonista l'editore Giulio Einaudi) va alla ricerca del carattere nazionale degli italiani individuato nelle contraddizioni di quegli anni quando il Paese è ancora diviso e invischiato tra fascisti e antifascisti anche se «il limite tra il giusto e l'ingiusto non è mai cancellato».

Leonardo Sciascia(1921-89). La Corda pazza(1970)

Sicilia: «Una terra difficile da governare perché difficile da capire». A questa terra, a tutte le sue «-------» («la seria, la civile, la pazza» scrisse una volta Pirandello), al passato più oscuro come al presente più invadente ---------- prestò sempre un'attenzione puntuale, appassionata, partecipe e al tempo stesso inflessibile nella descrizione dei mali. E per una volta provò ad articolare tutti questi temi e questi livelli della realtà in un solo libro: questa ------------- (1970), che si presenta, rispetto all'isola, «vuote le mani, ma pieni gli occhi del ricordo di lei», come scrisse Ibn Hamdis, poeta arabo-siculo opportunamente citato da -----------.

Umberto Eco. Numero 0 (2015)

Una redazione raccogliticcia che prepara un quotidiano destinato, più che all'informazione, al ricatto, alla macchina del fango, a bassi servizi per il suo editore. Un redattore paranoico che, aggirandosi per una Milano allucinata (o allucinato per una Milano normale), ricostruisce la storia di cinquant'anni sullo sfondo di un piano sulfureo costruito intorno al cadavere putrefatto di uno pseudo Mussolini. E nell'ombra Gladio, la P2, l'assassinio di papa Luciani, il colpo di stato di Junio Valerio Borghese, la Cia, i terroristi rossi manovrati dagli uffici affari riservati, vent'anni di stragi e di depistaggi, un insieme di fatti inspiegabili che paiono inventati sino a che una trasmissione della BBC non prova che sono veri, o almeno che sono ormai confessati dai loro autori. E poi un cadavere che entra in scena all'improvviso nella più stretta e malfamata via di Milano. Un'esile storia d'amore tra due protagonisti perdenti per natura, un ghost writer fallito e una ragazza inquietante che per aiutare la famiglia ha abbandonato l'università e si è specializzata nel gossip su affettuose amicizie, ma ancora piange sul secondo movimento della Settima di Beethoven. Un perfetto manuale per il cattivo giornalismo che il lettore via via non sa se inventato o semplicemente ripreso dal vivo. Una storia che si svolge nel 1992 in cui si prefigurano tanti misteri e follie del ventennio successivo, proprio mentre i due protagonisti pensano che l'incubo sia finito.

Cesare Pavese. Il mestiere di vivere

diario 1935-1950 è un diario dello scrittore ------------- nel quale l'autore annota, sotto forma di appunti frammentari, i suoi pensieri e le sue sensazioni. Iniziato dall'autore mentre era al confine di Brancaleone Calabro e continuato fino alla sua morte costituisce la sua autobiografia

Leonardo Sciascia. Porte aperte(1987)

in pieno regime fascista, un uomo uccide tre persone: la moglie, "l'uomo che dell'assassino aveva preso il posto nell'ufficio da cui era stato licenziato; l'uomo che, al vertice di quell'ufficio, ne aveva deciso il licenziamento", un gerarca fascista. L'assassino è reo confesso ed ha agito con premeditazione: c'è una fortissima pressione politica da parte del regime perché la pena di morte, da poco reintrodotta nell'ordinamento penale italiano con le Leggi fascistissime, venga effettivamente comminata per "dare un esempio". Ma il giudice a latere del processo è contrario alla pena di morte: grazie anche alla contrarietà di un giurato popolare, un agricoltore bibliofilo, il verdetto di primo grado sarà la "semplice" condanna all'ergastolo. L'imputato sarà comunque condannato alla pena capitale solo in corte d'assise d'appello e il "piccolo giudice" vedrà per sempre compromessa la sua carriera ma avrà la certezza di aver raggiunto "il punto d'onore della mia vita, dell'onore di vivere". Il titolo è preso da un detto popolare: "durante il fascismo si dormiva con le -------------"; la frase viene ironicamente commentata dal protagonista in uno scambio di battute con un collega.

Moravia

l'imbroglio la vita interiore

Pavese

la bella estate

Moravia

la bella vita

Moravia. il conformista (1951)

protagonista Marcello e la sua adesione al fascismo causata dal suo senso di colpa per un omicidio che crede di aver commesso da ragazzo. cerca disperatamente la normalità e crede di ritrovarla nella sua adesione al fascismo

Paolo Volponi. Corporale(1974)

romanzo vasto e magmatico, che risente dell'influenza della Neoavanguardia. Al centro vi è un intellettuale, GEROLAMO ASPRI, anch'eglio escluso e alienato come i "diversi" dei romanzi precedent, che per difendersi dalla minaccia nucleare che l'ossessiona, si rifugia in una dimensione puramente -------- del vivere quotidiano. È un romanzo caotico, dalla struttura aperta, che si fonda sulla successione di vari punti di vista, con scambi di identità tra il protagonista e altri personaggi.

Elio vittorini . Il garofano rosso 1933-1934

protagonista, ALESSIO MAINARDI, si svolge principalmente a Siracusa, «la città dalla montagna rosa», a partire dal 1924, anno del delitto Matteotti. Il romanzo ripercorre una fase importante della vita del giovane Alessio Mainardi: il trapasso dalla prima adolescenza alle soglie dell'età adulta attraverso una serie di esperienze "formative": l'amicizia (in particolare con Tarquinio), l'amore (da quello platonico per la liceale Giovanna, che gli dona come pegno un garofano rosso, alla scoperta dell'eros con la bella e misteriosa prostituta Zobeida), la passione politica (dall'ingenua infatuazione per la violenza fascista al primo germe di una diversa coscienza etica prima ancora che politica), la scoperta della totale "diversità" che lo allontana definitivamente dal rigido e freddo modello di vita rappresentato dal padre, tappa fondamentale anche quest'ultima per entrare nella vita "adulta".

Beppe Fenoglio. primavera di bellezza (1959)

pubblicato nel 1959, vince il premio Prato. Il protagonista è JOHNNY, un giovane allievo ufficiale "alto e asciutto, anzi magro, negli occhi il suo punto di forza e di bellezza". È un intellettuale, simile allo scrittore, che osserva la realtà con distacco ed ironia, consapevole del suo isolamento. Le riflessioni in lingua inglese, non frequenti in Primavera di bellezza, sottolineano la diversità di chi partecipa all'esperienza mostruosa della guerra senza lasciarsi coinvolgere: per Johnny l'esercito è un "sogno morboso", mentre solo la natura è reale.

Primo Levi. Se non ora, quando?(1982)

può essere considerato il secondo vero romanzo dell'autore (dopo La chiave a stella) in quanto l'autore non ha vissuto in prima persona i fatti narrati, e nonostante il forte legame con il tema della guerra si tratta di un romanzo rappresentante una storia inventata. Il libro è cronologicamente ambientato tra luglio 1943 e agosto 1945 e narra le drammatiche vicende di quei partigiani ebrei polacchi e russi che combattono per sopravvivere e per ricostruirsi una nuova esistenza in fuga dai loro luoghi di origine. Levi ha affermato di essersi ispirato nella creazione dei personaggi ad alcuni giovani ebrei che si erano aggregati al convoglio ferroviario allestito dai Russi che li avrebbe riportati in Italia (un evento raccontato nel suo secondo libro autobiografico La tregua).

Vasco Pratolini . Cronaca Familiare(1947)

qui viene evocata la figura del fratello morto giovane

Primo Levi. Storie naturali (1966). Il vizio di forma (1971). Lilit e alltri racconti(1981)

raccolta di 15 racconti, pubblicati da ----------- presso Einaudi sotto lo pseudonimo di Damiano Malabaila. Sono storie di carattere scientifico e fantascientifico, spesso di argomento umoristico, ma non solo. è una raccolta di racconti fantascientifici di Primo Levi, pubblicata per la prima volta presso Einaudi nel 1971.

Umberto Eco. Diario minimo (1963)

raccolta di divagazioni ironiche e dissacranti su aspetti vari della letteratura e del costume, in una direzione fantastica che raggiunge gli esiti della parodia e del nonsense, sull'esempio di borges

Elio Vittorini. Le donne di Messina (1949)

racconta i profondi cambiamenti che conducono l'Italia al boom economico degli anni sessanta attraverso tre fili narrativi: il viaggio dello ZIO AGRIPPA, figura emblematica della nuova società in perenne movimento, che percorre il paese in treno alla ricerca della figlia accodatasi in Sicilia alle truppe alleate; la storia d'amore contrastata tra due giovani, SIRACUSA e VENTURA, dal criminale passato fascista; l'avventura di un gruppo di sfollati, tra cui delle energiche donne provenienti da Messina, che vuole costruire sull'appennino tosco-emiliano un'utopica comunità di uguali dove non esiste proprietà privata e dove tutto è in condivisione.

Moravia. L'attenzione (1965)

romanzo nel romanzo, ciò che è narrato diviene ambiguo. Il tema centrale del romanzo è la scoperta costante, pagina dopo pagina, dell'inautenticità della realtà.[senza fonte] Il protagonista dell'opera strutturata come un romanzo è FRANCESCO MERIGHI, il quale avverte fortemente su di sé la falsità dei rapporti umani, basati sul profitto economico e non sui valori ideali. L'argomento al centro della vicenda è un eventuale rapporto incestuoso tra una figliastra e il suo patrigno, che vive in prima persona tale tentazione analizzandola in modo lucido e consapevole. Alla base del romanzo c'è un diario e, quando egli si accinge a rileggerlo, si accorge che la realtà che aveva voluto riprodurre non corrispondeva a quella vissuta.

Elio Vittorini. Il sempione strizza l'occhio al frejus

storia di una famiglia molto povera e del protagonista, un uomo che in passato ha compiuto lavori grandiosi e che ormai è inabile al lavoro, ma che, grande e grosso com'è, ha bisogno di mangiare. È solo un peso per la famiglia così un altro personaggio, MUSO DI FUMO, insegna al nonno a farsi da parte, come gli elefanti che, quando sentono che sta arrivando il momento di morire, si ritirano in disparte.

Primo Levi. I sommersi e i salvati (1986)

ultimo lavoro dell'autore, è un'analisi dell'universo concentrazionario che l'autore compie partendo dalla personale esperienza di prigioniero del campo di sterminio nazista di Auschwitz ed allargando il confronto ad esperienze analoghe della storia recente, tra i cui i gulag sovietici. La narrazione descrive con lucidità e distacco - nonostante l'averne vissuto l'esperienza diretta - i meccanismi che portano alla creazione di "zone grigie" di potere tra oppressori e oppressi, la corruzione economica e morale delle persone che vivono nei sistemi concentrazionari, gli scopi e gli utilizzi politici e sociali di tali sistemi, la replicazione di analoghe dinamiche comportamentali nelle realtà quotidiane odierne. La memoria dell'offesa, Levi inizia a trattare dell'argomento principale del libro: la memoria. Parte dal presupposto che la memoria umana è fallace, condizionata da ciò che si sente successivamente e da ciò che si legge. E se per gli oppressori la memoria può essere facilmente cancellata, è per gli oppressi che il ricordo delle torture subite non riesce a scomparire. Inoltre la fallacità della memoria può essere usata a proprio favore: molti sono gli oppressori che si sono, volutamente, inventati un'altra memoria, cancellando quanto avevano fatto e riducendolo in semplici azioni senza alcuna colpa. Questo è il modo con cui Levi afferma che molti complici dello sterminio si siano salvati dai loro stessi sensi di colpa. Tornando alla memoria, anche coloro che hanno subito tendono a ricrearsene una nuova: non per sfuggire a ciò che hanno fatto - poiché, come si è detto, sono loro che hanno subito - ma per sfuggire a quel ricordo, per dimenticare quanto hanno subito, i dolori e le ingiustizie.

Sebastiano Vassalli. Dio il diavolo e la mosca nel grande caldo dei prossimi mille anni (2008)

«Il germe della stupidità, a dire il vero, era presente nel mondo da milioni di anni, e anche nell'albero genealogico del giudice di corte d'appello Erich Stoiber si era manifestato con frequenza e con un certo vigore». Sarà per questo che il giudice Stoiber, dopo un'intera vita immutabile, decide di farsi crescere la barba e di corteggiare con ardente passione la stagionata segretaria Verona, ignorata da più di vent'anni. Parte da questo irresistibile spunto narrativo una girandola di situazioni paradossali, assurdità quotidiane e umanissime miserie, come un presepe di quadri viventi raccolti intorno al Dio della stupidità, che «ha incominciato a trasmettersi da un individuo all'altro come la tosse asinina o il colera». Ma anche nel mondo degli inferi c'è qualcosa che non va, se a raccontarci il dirottamento del volo United Airlines 93 il giorno 11 settembre 2001 è il Diavolo in persona, un povero diavolo innamorato che ha creato l'uomo a sua immagine e somiglianza senza prevedere lo scompiglio dei sentimenti. Non resta che aspettare il «grande caldo dei prossimi mille anni», un immane deserto di senso dove un esserino impazzito come la Mosca potrebbe essere la sola entità trascendentale capace di decidere chi vive e chi muore. Un romanzo in tre movimenti, drammatico e divertente, in cui ------------ prosegue nella sua analisi spietata della contemporaneità, allargando il campo all'esistenza dell'uomo sia come possibilità fisica che come bisogno disperato e ineludibile di risposte metafisiche. «C'è chi arriva a Dio meditando su un filo d'erba, o su un paesaggio. C'è chi ci arriva attraverso i testi sacri delle religioni rivelate; io cercherò di arrivarci partendo dal giudice di corte d'appello Erich Stoiber».

Vasco Pratolini. un eroe del nostro tempo (1952)

È il 1945. Tre nuclei familiari coabitano in un appartamento: i giovani sposi comunisti Faliero e Bruna, Virginia, vedova di un ex repubblichino, e Lucia, madre vedova del sedicenne Sandrino. Il ragazzo, avviato sulle orme squadriste del padre defunto, seduce Virginia e inizia con lei una relazione fatta di soprusi e angherie. Le tensioni travolgono la casa e i suoi abitanti, inclusi Bruna e Faliero, che tentano di "salvare" Sandrino, prima che tutto precipiti in un acme di violenza. Scritto nel 1947, il romanzo riflette il clima da guerra civile che agitava l'Italia e segna un'evoluzione nello stile dell'autore, pronto per il "salto" alla narrativa di stampo civile.

Sebastiano Vassalli. L'italiano (2007)

è un romanzo dello scrittore italiano --------------- pubblicato nel ---- dalla casa editrice Einaudi. È dedicato all'editore e intellettuale Giulio Bollati. Il libro racconta undici brevi storie di cittadini italiani. La vicenda mostra la figura dell'"italiano" nel corso del tempo, i suoi punti di forza e i suoi difetti in una storia che continua fino ai giorni nostri.

Umberto Eco. L'isola del giorno prima (1944)

è un romanzo filosofico ambientato nel Seicento, che nasce da una trovata paradossale: il protagonista, Roberto de la Grive, naufraga su una nave abbandonata, senza poter raggiungere l'isola che gli sta di fronte, perche non sa nuotare. Nella terribile solitudine scrive alla donna amata e guarda dentro di sé alla ricerca della propria identità.

Cesare Pavese. Lavorare stanca

è una raccolta di poesie dello scrittore --------- pubblicata nel 1936.


Ensembles d'études connexes

Ch. 29 High Risk Newborn: Prob related to Gestational Age and Development

View Set

"Travel and Tourism Final Exam LESSONS 8-14

View Set

Final Exam Chapter 13 Political Science

View Set